GRANDI NAVI Ministro Orlando: "Contenti tutti", petizione contro
Il responsabile del governo per l'Ambiente: "Ognuno ha ottenuto qualcosa. Serve governare i processi di sviluppo". I contrari si mobilitano
"Meglio rinunciare a qualcosa in nome di uno sviluppo sostenibile e ridurre il pericolo, che rischiare magari un incidente che poi avrebbe fatto esplodere anche il sistema economico". Così il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, intervistato dal Gazzettino, afferma che la decisione sulle grandi navi a San Marco non poteva aspettare.
"Di fatto c'era già una sorta di preintesa - spiega -. Personalmente ho avuto l'appoggio di Andrea Martella (deputato veneziano del Pd, ndr) che mi ha aiutato a capire le reali aspettative di ognuno. Il sindaco Giorgio Orsoni ha ottenuto il risultato di imporre uno stop alle navi in tempi immediati, Costa ha ottenuto una possibilità per il suo progetto di realizzazione del Canale Contorta come soluzione definitiva per allontanare le navi da San Marco. Non potevamo lasciare per 5 o 6 anni la situazione così com'è ora".
Se la protesta, ha aggiunto, viene dai due fronti - operatori economici ed ambientalisti - "significa che abbiamo fatto bene. Non potevamo lasciare la situazione com'era. La corsa al gigantismo delle navi non poteva essere assecondata senza limiti. Gli occhi del mondo erano puntati su Venezia e una decisione andava presa. L'esperienza ci insegna che dove non si sono governati processi di sviluppo economico e ambientale, poi è saltato tutto". Soddisfatto delle decisioni del governo anche il presidente dell Regione Luca Zaia, che dichiara che "vigilerà sui tempi di Roma".
LE VOCI CONTRARIE - Non sono mancate le voci critiche allo scavo del Contorta-Sant'Angelo, che diventerà la nuova via di accesso delle Grandi Navi in Marittima. Online è stata già inserita a poche ore dall'annuncio di palazzo Chigi una petizione in cui i responsabili dichiarano: "Lo scavo di un nuovo canale metterebbe a repentaglio in modo drammatico i delicati equilibri lagunari. E' inaccettabile che il Governo non persegua altre strade volte a estromettere definitivamente le grandi navi dalla laguna, come ad esempio collocando il porto passeggeri fuori dalla stessa. Salviamo Venezia!".
FARE ATTENZIONE - "Ogni provvedimento sul traffico delle grandi navi a Venezia dovrà essere assunto con responsabilità, innanzitutto nei confronti dei quasi tremila lavoratori che ruotano attorno al sistema delle crociere. Sarebbe deleterio assumere misure choc, depressive per il mercato del lavoro. Criminale in un momento come questo". Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo che il governo centrale ha annunciato un giro di vite nei confronti del traffico delle grandi navi a Venezia. "Non entro nel merito della polemica sulle grandi navi, si è scritto e detto di tutto e il suo contrario. L'unica cosa che mi sento di dire è di fare attenzione. Per un eccesso di zelo si potrebbe innescare l'ennesima bomba sociale, cosa di cui, in questo momento, non abbiamo assolutamente bisogno".