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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Caorle

I tentacoli della 'ndrangheta: "Ditta di Caorle scelta per il piano Cutro"

Secondo Legambiente Veneto un'azienda del litorale sarebbe stata scelta per la realizzazione di un campo eolico. La smentita: "Tutto nella legalità"

Avrebbe sede a Caorle la società che venne scelta dal clan ‘ndranghetista emiliano/cutrese come capofila per un affare importante: il cosiddetto “Piano Cutro”, cioè la costruzione di un parco eolico nella campagna cutrese realizzato grazie ai finanziamenti dell’Unione europea. E' quanto denuncia in una nota la Legambiente del Veneto. Il dettaglio emergerebbe dall'informativa dell'Arma dei carabinieri in relazione all'inchiesta della Procura bolognese contro la cosca Grande Aracri attiva tra Cutro e Reggio Emilia.

"Nel novembre 2011 un crotonese residente in provincia di Verona divenne amministratore della società. Nel luglio dello stesso anno, secondo quanto scrivono i carabinieri nella loro relazione, viene messo a punto il "Piano Cutro" - continua Legambiente - Per la presentazione del progetto viene individuata, quale capofila, la società di Caorle sul cui capitale sociale subentrerà il cutrese R.O.".

La ditta avrebbe sede a Caorle allo stesso indirizzo del suo primo amministratore e attuale titolare di una società di un importante progetto immobiliare, il quale non sarebbe toccato dall'inchiesta in alcun modo. "Secondo le denunce di due consiglieri comunali di Caorle e dell’Osservatorio ambiente e legalità, la messa in discussione del progetto, nel dicembre del 2013, ha scatenato pesanti minacce nei confronti del sindaco e degli stessi consiglieri fino ad essere oggetto di un'inchiesta da parte della magistratura antimafia di Trieste", dichiara la Legambiente, che per bocca del suo presidente Luigi Lazzaro punta il dito contro il pericolo di infiltrazioni criminali nel Veneto orientale: "Il litorale si conferma un territorio vulnerabile dove l'operatività delle organizzazione criminali può contare sulla collaborazione di settori dell'imprenditoria e delle professioni – ha dichiarato Lazzaro -, serve un segnale da parte delle istituzioni".

Secca la smentita del diretto interessato: "La società di Caorle è stata ceduta nella totalità delle sue quote da più di quattro anni - dichiara il titolare - e la sua sede legale non è più ubicata in viale Panama. Pertanto, non sono a conoscenza dalla data della cessione delle quote della suddetta, nè dell'andamento economico nè dell'attuale composizione societaria nonchè dell'attuale amministratore, nè degli eventuali rapporti intrattenuti in questi anni da questi".

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