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Cronaca

Il baratto conquista i veneziani: +75% di scambi in due anni

In particolare vengono scambiati vestiti, lavori di casa e soggiorni. Questi i risultati dell'ultima indagine realizzata da Adico. Garofolini: «Antidoto alla crisi per non rinunciare a tutto»

 

Il baratto moderno, che consente di scambiare oggetti e servizi senza circolazione di denaro, è sempre più conosciuto, apprezzato e anche utilizzato dai consumatori veneziani. Come emerge dall’ultima indagine realizzata da Adico Associazione Difesa Consumatori, che ha chiesto agli utenti del sito www.associazionedifesaconsumatori.it se e quanto conoscono le opportunità del baratto, e ha confrontato i risultati di oggi con quelli del 2010. E i risultati sono inequivocabili: è più che raddoppiata la quota di veneziani che negli ultimi due anni è entrata in contatto con le pratiche del baratto (+120%) e quasi 1 veneziano su 4 dal 2010 a oggi ha barattato qualcosa (+75%). Il perché è presto detto: «Il baratto è una risorsa antica che, in questi tempi di crisi, sta diventando un ottimo strumento per risparmiare senza riunciare a servizi, vacanze e oggetti – spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico Associazione Difesa Consumatori – si tratta di un fenomeno nato quasi spontaneamente che è andato diffondendosi all’interno di piccole comunità e cerchie di amici, per poi sistematizzarsi soprattutto grazie a iniziative come la Settimana del Baratto e tanti siti Internet che mettono in rete le offerte e le richieste dei diversi soggetti».
 
 
 
 
Tornando all’indagine promossa da Adico, il 58% del campione afferma di conoscere il baratto moderno, un dato aumentato ben del 120% rispetto a 2 anni fa, e di questi il 57% ne ha sentito parlare in primis da Facebook e da siti Internet, seguito dal passaparola (31%) e solo il 12% ha indicato televisione e radio come “fonte”. «Un dato che conferma come il fenomeno del baratto sia nato e si diffonda principalmente per canali informali, snobbato di fatto dai mass media – continua Garofolini – la rete di chi ne vuole usufruire si costruisce e si consolida infatti principalmente in Internet». Ed è una rete che attira sempre di più: quasi 1 veneziano su 4 infatti negli ultimi 2 anni ha barattato qualcosa (26%), e la percentuale arriva al 43% prendendo in considerazione tutti coloro che hanno pensato di ricorrere al baratto, anche se poi non hanno concretizzato l’idea. Infine, ecco cos’ha il maggior “mercato” nell’ambito del baratto: vestiti, scarpe e accessori (30%), competenze di manodopera legate alla casa (elettricista, idraulico, tinteggiatore, giardiniere) (22%), ospitalità in hotel, b&b e ristoranti di proprietà (27%), oggetti autoprodotti (accessori, articoli per la casa) (13%), consulenze professionali (8%).

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