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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Zelarino

Il Patriarca difende le paritarie: "Se sparissero serve una nuova Manovra"

Monsignor Francesco Moraglia ha incontrato stamattina i rappresentanti delle scuole materne private della diocesi: "Si tratta di servizio pubblico. Queste strutture sono di interesse pubblico"

Il patriarca Francesco Moraglia ha incontrato questa mattina al Centro pastorale Urbani di Zelarino i rappresentanti - gestori, parroci e istituti religiosi interessati - delle scuole materne paritarie della diocesi: si tratta di una realtà particolarmente significativa che riunisce, nei soli (e pochi) comuni del Patriarcato di Venezia, 54 scuole per un totale di 154 sezioni e 3731 alunni ed è in questi anni alle prese con le notevoli difficoltà derivanti dalla diminuzione (e crescente incertezza) dei contributi derivanti dai vari livelli istituzionali e dall'aumento costante dei costi di gestione dell'attività.

Il Patriarca ha riaffermato la grande funzione educativa svolta dalle scuole materne paritarie d’ispirazione cattolica - espressione, a loro volta, del diritto fondamentale della libertà religiosa e di educazione - invitando a metterne maggiormente in rilievo, senza più “complessi d’inferiorità”, lo straordinario valore educativo, culturale e anche sociale e politico. “Se implodessero e venissero meno le scuole paritarie nel nostro Paese – ha osservato tra l’altro monsignor Moraglia durante l’ampio momento di dialogo - bisognerebbe fare una manovra aggiuntiva. Sono servizio pubblico, di interesse pubblico. In tal modo la comunità cristiana si rende capace di offrire una proposta buona per l’uomo attuale, per tutta la collettività, per la vita della città. Anche con l’opera di queste scuole contribuiamo a introdurre l’uomo nella sua plenarietà e a rapportarlo con il bene comune”.

Nel corso della riunione, cui hanno partecipato tra gli altri monsignor Valter Perini e monsignor Guido Scattolin del Patriarcato di Venezia, Stefano Giordano (presidente della Fism di Venezia) e Adriano Doria (vicepresidente dell’Agenzia patriarcale per le scuole La Fontaine), è stata presentata la bozza di un protocollo d’intesa per la costituzione di “comitati di rete” che intendono mettere insieme e collegare, ferma restando l’autonomia di ogni singolo istituto, più scuole dell’infanzia nell’ambito di una collaborazione più stretta nel ricercare più efficienti risultati nel campo dell’amministrazione, della gestione, della formazione e del complessivo compito educativo. Le scuole che vi aderiranno opereranno in sinergia, facendo “attività di rete”, soprattutto nel campo educativo, nella funzione gestionale (personale, segreteria e amministrazione, bilancio e rette, acquisto di beni e servizi) e anche di carattere “pastorale” attraverso iniziative comuni.

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