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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marcon

Il tentato omicidio di Marcon, l'arrestato non apre più bocca

Maurizio Aronica non parla dall'aggressione a colpi di roncola di sabato. Il gip lunedì ha raggiunto l'infermeria del carcere per poterlo interrogare

Come prevedibile si è avvalso della facoltà di non rispondere, viste anche le sue condizioni psico fisiche. Maurizio Aronica, il 46enne ex finanziere in congedo, da quando ha aggredito a colpi di roncola la moglie appena fuori dall'abitazione della donna a Marcon non avrebbe più parlato. Completamente sotto shock e in stato confusionale (almeno nelle fasi successive al tentato omicidio). Lunedì mattina, dunque, l'interrogatorio di garanzia dopo il suo arresto da parte dei carabinieri della compagnia di Mestre è durato ben poco davanti al giudice per le indagini preliminari. Come in precedenza, il 46enne non ha mai spiccicato parola. Secondo il legale Barbara Mariano, il suo assistito non starebbe "affatto bene".

L'aggressione sabato mattina, al culmine di un periodo difficile per la coppia, che ha due figlie minorenni. Al punto di arrivare vicino alla separazione: l'ex finanziere da qualche tempo abitava in Germania, ma quella mattina verso le 8 si è fatto trovare davanti all'abitazione nel momento in cui la consorte è uscita per portare le figlie a scuola. Subito dopo sono partite le roncolate, anche al volto. Diversi colpi che hanno causato ferite multiple alla donna, 50enne, dimessa dall'ospedale nel pomeriggio. Lo strumento da lavoro si trovava nell'auto dell'aggressore, ma ancora non è stato possibile capire se l'atto violento, sventato dall'intervento di un coraggioso vicino di casa, sia stato premeditato o meno.

I problemi per la coppia sono iniziati nel 1992, quando il 46enne rimase coinvolto in un grave incidente stradale mentre si trovava in servizio. Per alcuni giorni rimase in coma, sospeso tra la vita e la morte. Dopodiché si risveglio, ma, a detta di quanti lo conoscevano, non era più lui. Repentini sbalzi d'umore e una personalità mutata. Una vicenda che naturalmente ebbe ripercussioni non solo sulla propria sfera professionale (si congedò dalle Fiamme Gialle cinque anni fa), ma anche famigliare. Fino ad arrivare all'aggressione a colpi di roncola dell'altro giorno.

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