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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Imu, la Zaccariotto teme il rischio evasione al Sud: "Il Governo controlli"

Due proposte dalla titolare di Ca' Corner: verificare il corretto versamento di tutti i cittadini, prima del pagamento della seconda rata, e sgravi fiscali per tutte le pmi che investono in sicurezza

Arrivano dalla Provincia due proposte, l'una rivolta a tutti i cittadini, l'altra alle sole piccole e medie imprese.

La protesta generale da parte del territorio veneziano e dei suoi amministratori locali, che ha fatto seguito al pagamento della prima rata dell’Imu, è, secondo la presidente Francesca Zaccariotto "più che giustificata, è un’imposta che colpisce le famiglie e i comuni – ridotti a fare gli esattori per conto dello stato – e arriva in un momento drammatico della nostra economia", centrando un bene, la casa, "che nel nostro territorio, come nel resto d’Italia, è profondamente legato al costume, una delle poche sicurezze rimaste ai cittadini, con il lavoro oggi costantemente a rischio, e il paese in fase recessiva".

Fatta questa premessa – prosegue la Zaccariotto – essendo una tassa, l'Imu va pagata. Da qui parte tuttavia la richiesta avanzata al governo centale: "La prima rata ormai è stata versata, ma quello che propongo come contropartita è che il governo istituisca una commissione apposita, utilizzando i tecnici già disponibili, per effettuare da subito dei controlli seri ed immediati sul corretto versamento dell’Imu da parte di tutte le regioni, province e comuni italiani".

Il pericolo sarebbe, in particolare, quello dell'evasione da parte di alcuni cittadini, ai quali la Presidente di Provincia sembra dare una collocazione bene precisa: "Non vorrei che capitasse quanto già avviene per il canone Rai, dove a fronte di una media nazionale di evasione che si attesta intorno al 27%, un dato  fornito dall'associazione consumatori, ci troviamo un nord che lo paga per oltre il 90 e un sud che, se tutto va bene, lo paga per il 50%, con punte di evasione che in alcune regioni del sud sfiorano il 97%". Anche per la questione Imu – sottolinea ancora la Zaccariotto – ci si potrebbe trovare di fronte ad "un Paese come sempre diviso in due". 

La proposta sarebbe, dunque, sostanzialmente quella di "pagare le rate successive solo dopo che sarà stato concluso il controllo da parte dello Stato, e avremo la certezza che fino all'ultimo centesimo sia stato recuperato, in modo equo, da tutto il paese". I controlli, inoltre, dovranno essere fatti "anche in relazione al numero di abitanti e alla densità abitativa, perché altrimenti il problema di fondo restano le case abusive o non accatastate, sulle quali l’imu è ininfluente; e per il nord questa sarà l'ennesima imposta maledetta, e per il sud continuerà ad essere un’imposta come tante oltre, vissuta senza obblighi, nella totale indifferenza".

Una seconda idicazione viene data sul versante delle pmi, "tassate finora da un sistema iniquo ed eccessivo (il più pesante d’Europa a fronte di servizi carenti per le famiglie e per le imprese), in un mercato compromesso da costi di produzione su cui grava una tassazione che vanifica sempre di più i  vantaggi della qualità dei nostri prodotti, e della creatività dei nostri imprenditori".

L’idea sarebbe, allora, di "detassare, defiscalizzare ogni intervento di messa in sicurezza delle strutture produttive e pubbliche, affinché non si debba correre nuovamente il rischio di subire le devastazioni che tante parti del nostro territorio, e recentemente l’Emilia ed il rodigino, hanno subito a seguito del terremoto. Case e imprese distrutte per una carente applicazione della normativa antisismica". Chi investe in sicurezza – conclude la Presidente – "deve ottenere un vantaggio fiscale, contribuendo concretamente al futuro dei nostri territori in termini ambientali, economici e sociali".

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