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Cronaca Mirano / Via della Vittoria

In piazza per chiedere giustizia del figlio suicida, 66enne arrestato

Pierluigi Pasqualetto, padre del prof. Leonardo, è stato fermato giovedì dai carabinieri di Mirano per resistenza e diffamazione aggravata

Il figlio si tolse la vita tra il clamore di tutta la scuola, ora il padre è stato arrestato mentre manifestava per chiedere che venisse fatta giustizia. E’ una storia triste e intricata quella che arriva da Mirano, dove giovedì mattina i carabinieri della stazione locale hanno arrestato il 66enne Pierluigi Pasqualetto per resistenza a pubblico ufficiale. Il processo per direttissima è in programma venerdì mattina, la notizia dell’arresto si è diffusa rapidamente pure al liceo Majorana, dove il professor Leonardo Pasqualetto era ovviamente molto conosciuto.

Il docente di lettere si tolse la vita nel novembre del 2011, quando si trovò in un vero e proprio vortice di accuse e polemiche per una presunta storia con una studentessa minorenne. Da quel giorno il padre di Pasqualetto ha cominciato a puntare il dito contro il liceo Majorana e soprattutto contro la preside, ricoprendola di ingiurie pure sulla sua pagina Facebook. Se nei primi tempi si presentava semplicemente davanti al liceo con fotografie e poesie in memoria del figlio, poi la rabbia ha preso il sopravvento.

“Il Majorana ha spinto mio figlio al suicidio” è l’accusa che continua a ripetere da tempo. “L’Ufficio Scolastico Regionale è un covo di mafiosi che coprono gli istigatori” un’altra pesantissima accusa lanciata giovedì. Già, ma cosa è successo? Pasqualetto, dopo aver posizionato due cartelli davanti all’istituto, ha iniziato a girare per il centro di Mirano in compagnia di una signora: al collo un grande cartellone, in mano decine e decine di volantini. Le frasi riportate erano ingiurie e accuse nei confronti della preside e dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Una pattuglia dei carabinieri di Mirano l’ha fermato alle 9.15 in via della Vittoria, ma lui è presto andato in escandescenza. Inevitabile la denuncia per diffamazione aggravata, l’uomo è stato pure fermato per resistenza a pubblico ufficiale. Dal liceo non arriva alcun commento ufficiale, la volontà della dirigenza scolastica è quella di mantenere un basso profilo per dimenticare questa triste vicenda.

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