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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Marghera / Via Pacinotti

Inaugurato il padiglione dell'Expo, tutt'attorno è ancora il fango VD

Taglio del nastro venerdì nel cantiere del padiglione Aquae: "Simbolo della rinascita di Porto Marghera". Mancano però strade e parcheggi. Accento sul possibile collegamento acqueo permanente con Venezia

Una struttura enorme, che si ripromette di ospitare il "futuro". Perché gli anni a venire per forza di cose ruoteranno attorno alla materia prima finita su cui si concentreranno le attenzioni delle grandi potenze mondiali: l'acqua. Venerdì mattina tutto questo era sullo sfondo, la realtà era ben altro: le macchine del cantiere ferme per permettere la cerimonia di inaugurazione del padiglione "Aquae" dell'Expo 2015, e soprattutto la necessità di strutture e servizi che tutt'attorno possano effettivamente ultimare la riqualificazione dell'area adiacente al parco scientifico tecnologico Vega. "Quando privati e pubblico lavorano assieme si possono fare grandi cose - ha sottolineato il commissario Vittorio Zappalorto dal palco - questa struttura l'abbiamo vista crescere vertiginosamente in questi mesi". Quasi un miracolo, viste le lungaggini che hanno interessato altre grandi opere lagunari negli ultimi decenni. "A marzo c'era solo uno schizzo su un foglio di carta, ora il padiglione sta prendendo forma - ha dichiarato Isabella Bruno Tolomei Frigerio, presidente di Condotte Immobiliare spa, che ha dato vita al progetto - Questo è uno sforzo incredibile che rimarrà alla città. Abbiamo lo scopo di portare benessere e riqualificazione. Qui ci sono volute bonifiche importanti, ma il padiglione rimarrà a servizio della cittadinanza".

Dunque all'orizzonte non ci sono solo i 20 milioni di visitatori dell'esposizione internazionale di Milano da intercettare. Ci sono anche spazi espositivi che potranno essere sfruttati per fiere e kermesse: "Questo è un investimento da trenta milioni di euro che dovrebbe tornare moltiplicato alla città - sottolinea la presidente di Condotte - Sono tutti soldi privati". E il pubblico? Agli enti pubblici spetta tutto il resto: organizzare l'area e renderla comoda da raggiungere e da "vivere". Tradotto: servono strade, parcheggi e collegamenti. "Non escludo che qualcosa possa già esserci dall'inaugurazione del maggio prossimo - dichiara il commissario Zappalorto - abbiamo dei progetti presentati da privati". Ma il tempo è quello che è, così l'attenzione si concentra soprattutto su quel collegamento acqueo che dovrebbe far capolino a inizio Expo: "Se ci sarà la possibilità lo faremo - dichiara il presidente dell'Autorità portuale Paolo Costa, proprietaria dei terreni dove sorgerebbe l'eventuale attracco - ma ci sono problemi da risolvere, come il passaggio vietato vicino alla raffineria".

Inaugurazione padiglione Aquae Venezia

In merito al progetto invece spingono il piede sull'acceleratore il presidente del Veneto Luca Zaia e il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta: "In questo modo si potrebbe togliere un po' di pressione sul ponte della Libertà e su piazzale Roma, organizzando parcheggi e infrastrutture. Si passerebbe per il canale Brentelle - dichiara quest'ultimo - Marghera sta rinascendo. Stato ed enti locali stanno investendo su quest'area. Nei giorni scorsi abbiamo messo sul piatto 157 milioni di euro, vogliamo allontanare il degrado e ricordiamoci che si chiama 'Porto' Marghera, quindi ha un rapporto con l'acqua indissolubile".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del Veneto Luca Zaia: "Qui dobbiamo puntare sulla manifattura - spiega - viabilità e mobilità andranno quindi in questa direzione. Se poi mi chiedete se dopo queste grandi opere arriva sempre la magistratura rispondo che gli appalti sono sicuri, sono i delinquenti a renderli insicuri. Nei prossimi giorni firmeremo l'accordo da 157 milioni di euro - conclude - sarà un altro passo avanti per il recupero dell'area. Con la prospettiva che le varie realtà fieristiche ed espositive venete possano da qui iniziare a parlarsi e in futuro unirsi". Di certo a partire da maggio Venezia avrà una vetrina mondiale in più: "L’obiettivo che tutti i componenti del comitato hanno condiviso fin dall’inizio è quello, non semplicemente di far fronte ad un grande evento, per quanto di prestigio - dichiara il presidente di Confindustria Venezia e del comitato ExpoVenice, Matteo Zoppas - ma piuttosto cogliere questa opportunità per identificare un percorso di rafforzamento e di arricchimento dell’immagine Venezia nel mondo, soprattutto in un momento di offuscamento come quello che stiamo vivendo".

L'INAUGURAZIONE DEL PADIGLIONE AQUAE DELL'EXPO

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