Del resto la paglia ci mette un attimo a incendiarsi. E se ce ne sono oltre seicento quintali stoccati all'interno di un capannone è inevitabile che in pochi istanti i vigili del fuoco debbano intervenire per tenere a bada un furioso incendio. Questo il "copione" di una lunga notte di interventi per i pompieri, che hanno dovuto raggiungere l'azienda agricola "Della Rocca" di via Ca' Molin a Cavarzere.

Un grosso capannone da trenta metri per quaranta, infatti, per cause ancora al vaglio, all'improvviso è stato interessato dal furioso rogo, che ha impegnato i soccorritori dall'una della notte tra giovedì e venerdì alla mattina seguente. Quando alle 9 erano ancora in corso le operazioni di smassamento di materiale andato in cenere. Serve infatti assicurarsi in maniera certosina che sotto alla paglia andata bruciata non si nasconda alcun possibile focolaio, altrimenti il pericolo è che scatti un "secondo round". Un ennesimo incendio.

Subito è balenato il sospetto che il disastro non sia stato frutto di un incidente. Da tenere in considerazione infatti che il capannone non era elettrificato. Difficile quindi che un cortocircuito abbia innescato il rogo. La quasi certezza che invece a causarlo sia stata qualche malandrina mano umana la si è avuta quando i carabinieri della compagnia di Chioggia e della stazione locale hanno individuato una apertura nella recinzione. Un "buco" che in precedenza non c'era che qualcuno deve avere praticato proprio per raggiungere il suo obiettivo. Gli accertamenti naturalmente proseguono.