Incendio Isiata: "Gli esiti delle prime analisi Arpav sull'area non preoccupano"
I risultati del campionamento nella zona circostante il rogo che ha devastato domenica sera un ricovero a San Donà di Piave non presentano livelli di inquinamento allarmanti
ARPAV: "LE PRIME ANALISI NON DESTANO PREOCCUPAZIONI"
Non desterebbero preoccupazioni i risultati delle analisi eseguite dall'Arpav, martedì, nella zona interessata dal devastante incendio che ha interessato un deposito di Isiata, domenica sera a San Donà di Piave. I primi esiti del campionamento effettuati in zona di ricaduta, a circa 50 metri dal luogo dell’accaduto hanno fatto emergere tracce di prodotti tipici della combustione. All’atto del prelievo i livelli di alcuni dei parametri rilevati presentano concentrazioni simili a quelli di una strada trafficata. Ulteriori risultati relativi ai microinquinanti, che necessitano di tempi più lunghi per l’analisi, arriveranno nei prossimi giorni. Nel frattempo rimane il consiglio, a livello precauzionale, di non utilizzare i prodotti degli orti e delle colture dei terreni limitrofi alla zona della deflagrazione.
IL ROGO DIVAMPATO DOMENICA SERA IN VIA TABINA
L'incendio è divampato all'interno di un ricovero, in via Tabina, dove erano cusotditi pneumatici e materiali di scarto, intorno alle 21 LEGGI LA NOTIZIA. Non è ancora stata chiarita la dinamica del fatto, che ha richiesto un massiccio dispiegamento dei vigili del fuoco sul posto, per avere ragione delle fiamme. L'Arpav, anche attraverso i social, aveva diffuso messaggi alla cittadinanza consigliando in un primo momento di tenere chiuse le finestre delle abitazioni situate nelle vicinanze. Tra le conseguenze del rogo si è verificata la devastazione di un'abitazione in cui risiedevano una famiglia con tre bambini. Altre le famiglie evacuate, per le quali si sono dovute trovare sistemazioni di emergenza.