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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Noventa di Piave / Via Ettore Maiorana

Allarme rientrato a Noventa dopo il rogo al magazzino di rifiuti speciali

L'incendio alle 3e30, alla Eco-Energy. Le fiamme si sono propagate grazie alle materie plastiche. I risultati delle rilevazioni dell'Arpav fugano ogni dubbio sui rischi alla salute

Allarme ambientale stamattina a Noventa di Piave. Alle 3e30, in via Majorana, si è incendiato un magazzino di circa 2mila metri quadrati all'interno dello stabilimento della Eco-Energy srl, azienda che si occupa della raccolta, dello stoccaggio e della lavorazione dei rifiuti. Le fiamme hanno interessato il luogo dove vengono portati i rifiuti prima di essere selezionati. Quindi all'interno dei fusti di stoccaggio forse erano presenti anche rifiuti speciali, oltre a tutto il resto (materie plastiche, apparecchiature elettroniche, traversine in legno, fusti con fitofarmaci). Da quanto si è appreso, le fiamme, sprigionatesi per cause ancora in corso di accertamento, ma gli inquirenti propendono per l'incidente, hanno trovato facile propagazione grazie alle materie plastiche e liquide stoccate nel magazzino. Da giovedì lo stabilimento era fermo, quindi potrebbe essere che delle sostanze venute a contatto per lungo tempo abbiano determinato la scintilla fatale.

 

IL VENTO HA AIUTATO A DISPERDERE LE PARTICELLE - Lì si trovavano dei rifiuti che avrebbero potuto essere tossici. I tecnici dell'Arpav hanno analizzato i i fumi sprigionatisi durante l'incendio per capire se ci siano rischi per la salute della popolazione. I risultati fugano ogni preoccupazione: nell'aria sono stati riscontrati composti organici paragonabili a quelli di ogni nucleo urbano. Sia a monte che a valle dell'impianto. Secondo alcuni pompieri intervenuti stanotte, il vento, fortunatamente, puntava sulla aperta campagna e non sui centri abitati. Lo conferma anche l'Arpav. Stamattina soffiava un vento di bora a 3,8 metri al secondo. Ciò ha disperso più velocemente le particelle derivanti dall'incendio, che è stato spento verso le 5 di mattina.

 

LE RILEVAZIONI ARPAV - Dopo aver rilevato che il vento proveniva da est-nordest, sono stati immediatamente eseguiti campionamenti sottovento: due nelle vicinanze dell’incendio, uno vicino alle scuole di Noventa di Piave in piazzetta Donatori, a circa due chilometri di distanza dal rogo, e un altro alla rotatoria del casello autostradale San Donà di Piave – Noventa di Piave, sempre a due chilometri di distanza dallo stabilimento. Sono stati effettuati anche campionamenti di suolo e di vegetali, per evidenziare gli esiti di eventuali ricadute nelle aree di maggior interesse.

 

REVOCATA L'EVACUAZIONE DELL'AREA - Dalle 10 di questa mattina è stato revocato lo sgombero per sicurezza di un'area di 500 metri attorno allo stabilimento.  Si era resa necessaria l'evacuazione per permettere agli esperti dell'Arpav di effettuare le rilevazioni del caso. I vigili del fuoco rassicurano sui danni e la stabilità della struttura, che non è stata compromessa. Il problema principale, da questo punto di vista, sarebbe stata la temperatura sprigionata dalle fiamme più che l'estensione dell'incendio. I macchinari presenti all'interno dello stabilimento, infatti, non sono stati intaccati. Le parti "mobili" sono state distrutte, ma la struttura portante dovrebbe, condizionale d'obbligo, essere stata risparmiata. Danneggiata la porzione di tetto venuta a contatto direttamente con il fuoco. Per avere ragione del rogo sono state necessarie otto squadre dei pompieri e 30 uomini. Assieme a quelli di Mestre sono accorsi in aiuto anche i colleghi di Motta di Livenza. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro del capannone.

 

L'AZIENDA ECO-ENERGY SRL - La sede centrale della Eco-Energy si trova a Pradamano, in provincia di Pordenone. Sul suo sito internet lo stabilimento di Noventa di Piave, a circa un chilometro dall'autotrada, verso San donà di Piave, è descritto come "il maggiore in termini di volumi disponibili e di tecnologie applicate. Attivo dal 1998, rinnovato nel 2002 e successivamente ampliato nel 2006, esso occupa una superficie di circa 16mila metri quadri, di cui 5mila coperti. Accoglie fino a 1.400 tonnellate di rifiuti speciali delle più svariate tipologie, in quantitativi che vanno dalle micropartite tipiche di officine o piccole attività artigianali fino alle macropartite provenienti dalle grandi industrie.

RIFIUTI IN TUTTA EUROPA - Mediante i migliori allestimenti tecnici e una costante sorveglianza delle procedure del sistema operativo, l’impianto offre solide garanzie in termini di tutela ambientale. Nell’impianto, i rifiuti vengono stoccati, controllati, lavorati e preparati per il successo avvio ai più idonei impianti finali di smaltimento o recupero, sia sul territorio nazionale che in diversi Paesi europei".

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