rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Castello / Campo Santi Giovanni e Paolo

Incendio all'ospedale Civile a Venezia, nube di fumo sulla città

Grande allarme tra i residenti mercoledì verso le 20. Sul posto tre mezzi lagunari dei vigili del fuoco per cercare di avere ragione del rogo

Incendio al Civile di Venezia verso le 20 di mercoledì. Fortunatamente in una zona in disuso del nosocomio. Una densa colonna di fumo si è levata in cielo dall'ospedale "Santi Giovanni e Paolo". Tre i motoscafi lagunari dei vigili del fuoco che otto minuti dopo le 20 hanno raggiunto la struttura sanitaria per cercare di domare il rogo, dopodiché gli uomini e i soccorritori sono aumentati (quattro le squadre che principalmente sono entrate in azione). Ancora sconosciute le cause, anche se si fa sempre più strada l'ipotesi del cortocircuito. La nube di fumo è visibile per un'estesa porzione della città finché non è calata l'oscurità e subito ha fatto capolino l'incubo della "Fenice", rimasto nella memoria di tutti i veneziani.

SOPRALLUOGO DELLA PROCURA: "ESCLUSA ORIGINE DOLOSA"

L'incendio è divampato all'interno di un'area dismessa dell'edificio, che fino a questo momento è stata utilizzata come magazzino. Alla fine non è stata ravvisata alcune necessità di evacuare pazienti o dipendenti. Squadre di vigili del fuoco sono intervenute dalla sezione Marittima, da Mestre e da Venezia. Ma rinforzi sono stati richiesti anche da Cavarzere, mentre dalla Marittima in un secondo momento è stata fatta intervenire una grossa imbarcazione munita di cannoni ad acqua. Uno dei mezzi a disposizione dei pompieri più potenti, che entrano in gioco nel caso dei roghi più estesi. Del resto l'area interessata dal disastro ha una superficie di duecento metri quadri, con il tetto dell'edificio che è quasi completamente crollato. Danni ingentissimi, dunque, anche se non sarebbero stati ravvisati fino a questo momento problemi di staticità. La scintilla fatale è partita all'ultimo piano dell'ex reparto di Medicina, all'angolo tra rio dei Mendicanti e Fondamente Nove.

ZAIA: "POTEVA ESSERE UNA STRAGE". DAL BEN: "SERVE 1 MILIONE PER I DANNI"

Il terzo piano appare distrutto, mentre al secondo si trovava il laboratorio analisi e al primo c'era lo spazio dedicato alle dialisi. L'area "utilizzata" dell'ospedale più vicina è quella del pronto soccorso, ma l'Ulss 12 fa sapere che la zona è stata messa in sicurezza e non ci sono stati problemi sulla sua funzionalità, ad eccezione di un black out di circa un'ora che ha messo ko i computer per permettere l'intervento dei soccorritori. "Alle 22 si sentivano ancora molte voci provenire dalla struttura - racconta una testimone - tanti 'vai vai vai' concitati. La situazione non appariva tendere verso il miglioramento". Le fiamme hanno infatti dato molto filo da torcere ai pompieri, insinuandosi nel sottotetto della struttura e alimentandosi mano a mano anche "per colpa" delle travi nei muri e nel tetto. Per questo sono state richieste anche delle motoseghe dai soccorritori (per coordinare in loco le operazioni anche il comandante provinciale Loris Munaro). Sono servite per letteralmente tagliare porzioni di tetto in modo da non dare la possibilità al rogo di attecchire e allargarsi. Dopodiché la quantità di fumo vista salire in cielo è gradualmente diminuita fino a praticamente estinguersi. "Ormai rimangono solo pochi piccoli focolai da spegnere - dichiarava il comandante Munaro alle 22.30 - due squadre rimarranno sul posto per tutta la notte. Una per controllare che non ci siano dei focolai latenti, l'altra per smassare i detriti. E' ancora troppo presto per fare ipotesi sulle cause".

Incendio all'ospedale Civile di Venezia

"Verso le 20 abbiamo sentito un forte odore di bruciato - dichiara un residente - sono uscito di casa e ho visto il fumo che usciva all'altezza dell'ospedale. Ora l'area è delimitata e i soccorritori non lasciano passare nessuno. Il puzzo di fumo e bruciato è molto forte e ha impregnato la nostra abitazione". A dare l'allarme per primo è stato un custode. Il fumo si è diffuso anche in una vicina cella campanaria dell'area ex conventuale. Sul posto sono intervenute con il passare dei minuti gran parte delle squadre disponibili dei vigili del fuoco di Venezia. Servirà lavorare a lungo per scongiurare il pericolo di focolai e per smassare tutti i detriti. Per quanto riguarda le aree di degenza a scopo precauzionale sono state chiuse le finestre per evitare problemi respiratori. Dai primi accertamenti pare che l'incendio sia scaturito da un quadro elettrico della struttura, ma serviranno ulteriori sopralluoghi nei giorni seguenti per far luce in maniera compiuta sulla vicenda.

Sopralluogo dopo l'incendio all'ospedale civile

In ogni caso l'Ulss 12 sottolinea che giovedì l'ospedale sarà perfettamente funzionante, visto che le fiamme hanno coinvolto solo una porzione della struttura non utilizzata. I padiglioni "abitati" distano almeno un centinaio di metri. Il primo a entrare ne laboratorio analisi al primo piano della struttura è stato il direttore generale dell'Ulss 12 Giuseppe Dal Ben, che assieme ai vigili del fuoco ha fatto la prima conta dei danni causati soprattutto dalle inevitabili infiltrazioni d'acqua da soffitto e controsoffitto. Tutte le apparecchiature, però, sarebbero salve, cosicché il personale del laboratorio analisi potrà riprendere a lavorare fin da subito. Allo stesso modo la quindicina di pazienti che giovedì avrebbe dovuto sottoporsi a un ciclo di dialisi (il reparto è al piano terra) potranno farlo in sedi alternative, come all'Angelo di Mestre o al Lido. Giovedì il presidente della Regione Luca Zaia effetttuerà un sopralluogo assieme al direttore generale dell'Ulss 12 Dal Ben.

VIDEO DI LUCA MARCHESINI

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendio all'ospedale Civile a Venezia, nube di fumo sulla città

VeneziaToday è in caricamento