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Cronaca San Donà di Piave / Via Argine di Mezzo

La ditta Se.Fi. colpita dall'incendio di San Donà: "Specializzata in rifiuti speciali"

Dovrebbero essere celeri i risultati Arpav sulle rilevazioni sulle emissioni causate dal rogo di lunedì sera. Alla ditta si appoggiano ristoranti, industrie, artigiani e odontotecnici

La Se.Fi. ambiente, interessata da un devastante incendio nella notte tra lunedì e martedì, è una ditta di San Donà specializzata nella gestione di rifiuti sia nel Veneziano, sia nel Trevigiano. Sul suo sito si elencano i settori di competenza, che va dalla gestione, alla raccolta fino allo smaltimento degli scarti. "Le attività comprendono l'effettuazione di sopralluoghi e di analisi specifiche, la fornitura di contenitori specifici per lo stoccaggio, la fornitura di consulenze in tema di legislazione ambientale", si sottolinea. 

Dettagli, foto, video sull'incendio di lunedì sera

Risultati Arpav

I risultati dei primi campionamenti dell'Arpav, i cui tecnici erano presenti sul posto fin da subito,  avrebbero fornito risultati definiti "confortanti". "Arpav rende noto che gli esiti delle analisi sui primi due campioni di aria, prelevati a 400 e 700 metri dal luogo dell’incendio, hanno dato esiti confortanti - dichiara sui social il sindaco Andrea Cereser - Al momento, quindi, non c’è necessità di disporre misure straordinarie. Nel corso della giornata saranno effettuati altri campionamenti. Da prassi si raccomanda, a titolo precauzionale, di non consumare ortaggi coltivati entro un raggio di 500 metri sino a quando non saranno disponibili gli esiti delle analisi su queste matrici. Un grande ringraziamento a tutto il personale (vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile, Arpav, polizia locale) che si sta adoperando per gestire al meglio questa situazione".

L'incendio alla Se.Fi. di San Donà

Le caratteristiche dello stabilimento

Allo stabilimento si rivolgono industrie, artigiani, carrozzerie, lavanderie, alberghi, ristoranti. Secondo le prime informazioni, dunque, nel capannone da 5mila metri quadri andato a fuoco dalle 21.30 di lunedì si potrebbero trovare, soggetti a combustione, oli esausti, batterie, diluenti. La Se.Fi. è specializzata in bonifica e smaltimento amianto, ma lo stoccaggio avverrebbe in una struttura ad hoc.

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Il PD: "Fenomeni costanti e preoccupanti"

"Gli incendi nei centri di trattamento rifiuti stanno diventando una preoccupante ‘'abitudine' in Veneto - hanno commentato i consiglieri del PD Andrea Zanoni e Francesca Zottis - Occorre intervenire in maniera decisa perché non si può parlare di casualità: o le aziende non applicano in maniera corretta le norme sulla sicurezza e la prevenzione, oppure siamo di fronte a un disegno criminale. Questi episodi si ripetono con troppa frequenza, - continuano - l’ultimo nel Veronese appena 10 giorni fa, e troppo spesso sono di origine dolosa. Non possiamo ancora sottovalutarli: il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho nel corso di un convegno a Treviso aveva parlato di 'modalità tipica delle mafie, e della ‘ndrangheta in particolare, per intimidire ed estorcere denaro'. Anziché tagliare nastri e preoccuparsi solo del Prosecco, Zaia e i suoi assessori dovrebbero interessarsi del fenomeno con maggiore attenzione".

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