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Cronaca Santa Maria di Sala / Via Salgari

Incendio a Santa Maria di Sala, l'Arpav: "Inquinanti 10 volte il normale vicino al rogo"

La situazione dopo le fiamme di lunedì è destinata a migliorare nelle prossime ore. Nessun problema per l'eternit del tetto. Dalle 14 l'ok dal sindaco per la riapertura delle finestre

L'aria è già "malata" di per sé in questi giorni. Dopo l'incendio di lunedì mattina in località Tabina a Santa Maria di Sala la situazione non è potuta che peggiorare. Nelle prossime ore, però, tutto dovrebbe tornare alla normalità. Ci vorrà forse un giorno. Fatto sta che non dovrebbero esserci problemi sul fronte eternit: la copertura del tetto è crollata per 30 metri sui 70 totali ma l'intervento dei vigili del fuoco, che hanno utilizzato molta acqua per tenere a bada le fiamme all'inizio alte una quindicina di metri, ha permesso di mantenere il materiale a terra. Il prima possibile sarà messo a punto un piano, di concerto con l'Ulss 13 e con l'amministrazione comunale, per lo smaltimento dell'eternit residuo. Il capannone era lungo circa 70 metri e alto 4 metri. All'interno apparecchiature tecniche e materie prime (legno, poliuretano espanso elastico, comunemente chiamato gommapiuma, tessuti e altro materiale di vario genere).

TUTTI I DETTAGLI SULL'INCENDIO DI LUNEDI MATTINA

Incendio a un capannone in zona Speedline

IL SINDACO FRAGOMENI: "CHIUDETEVI IN CASA"

"Nella zona immediatamente a ridosso dell'incendio sono state registrate concentrazioni di idrocarburi 10 volte superiori alla normalità di questi giorni, che è già un livello elevato - spiega il dottor Loris Tomiato, direttore del dipartimento dell'Arpav di Mestre - ma già a 150 metri di distanza i valori erano sensibilmente più bassi. Le sostanze incombuste tipiche degli incendi sono passate da 3000 picogrammi per metrocubo vicino al rogo, fino a 500-1.200 a circa 150 metri dal capannone. "Da 10 volte livelli normali per questi giorni di pm10 elevato - puntualizza Tomiato - a poca distanza si era passati a 2 volte la normalità. Nelle prossime ore questi dati dovrebbero abbassarsi ulteriormente".

L'AVVISO ALLA POPOLAZIONE COL MEGAFONO

Secondo l'Arpav non sarebbero state rilevate tracce di acido cloridrico, né di acido cianidrico nei fumi in ricaduta. Invece erano presenti in basse quantità benzene, toluene e stirene. L'assenza di vento e la "cappa" causata dalle polveri sottili di questi giorni hanno causato una ricaduta delle sostanze in un'area circostante piuttosto limitata. Tra via Salgari e via Noalese.

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