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Cronaca Cinto Caomaggiore

Tragico incidente a Cinto, disposta una perizia tecnica

La procura ha incaricato degli esperti per eseguire un accertamento irripetibile e comprendere la causa dello schianto che ha portato alla morta di Davide Zavattin

La Procura di Pordenone vuole vederci chiaro sul tragico incidente costato la vita, lo scorso 10 novembre, all’appena trentottenne Davide Zavattin, di Cinto Caomaggiore. Il pm Marco Faion, titolare del fascicolo per il omicidio stradale che vede indagata la conducente della vettura dove la vittima era trasportata, Mara Demo, 25 anni, di Portogruaro, ha disposto un accertamento tecnico non ripetibile per chiarire la dinamica.

L'incidente

Davide, artigiano - lavorava con il padre nell’azienda di lavorazioni di marmi e granito di famiglia - e vigile del fuoco ausiliario, viaggiava sul sedile del passeggero anteriore della Volkswagen Passat condotta dalla Demo, un’amica, che, in uno dei tanti slanci di generosità che lo contraddistinguevano, si era reso disponibile ad accompagnare per un'emergenza: i due stavano correndo in aiuto ad un altro amico che aveva minacciato di suicidarsi gettandosi sotto al treno. Durante la corsa per evitare il gesto estremo, però, in via Venezia, alle porte di Cinto Caomaggiore, la venticinquenne ha perso il controllo della vettura, che è sbandata finendo la sua folle corsa capottata in un fossato. La giovane è sopravvissuta, mentre per Zavattin, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

La perizia

Il papà Sergio, la mamma Tiziana, i fratelli Elia a Christian e la fidanzata Martina, con cui Davide conviveva da marzo, condivisono l'iniziativa della procura finalizzata a fare piena luce sui fatti. I legali che li assistono, di Studio 3A, hanno a loro volta nominato un consulente di parte per seguire da vicino la perizia.

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