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Incidenti stradali Portogruaro / Via Giai

Scoperto il pirata di Giai: investì con l'auto un 17enne in scooter

Giovedì una Range Rover travolse un ragazzo intento a portare le pizze e scappò. Sabato pomeriggio individuato un 53enne di Azzano Decimo

La sua Range Rover è stata trovata in un campo di Azzano Decimo. Nascosta sotto a un telo verde che avrebbe dovuto coprire le sue malefatte. Ma non è stato sufficiente, purtroppo per un 53enne residente nel paese friulano. Dopo giorni di indagini è stato trovato sabato pomeriggio il pirata che aveva travolto con la propria auto un pizza-express 17enne, residente a Cinto Caomaggiore, che stava facendo il proprio lavoro giovedì sera a Giai di Portogruaro.

Aveva una consegna da portare a termine, invece è stato travolto dal conducente del Suv, poi scappato senza prestare alcun soccorso. Nonostante fosse chiaro che il giovane si fosse fatto male, tant'è vero che più o meno nelle stesse ore del rinvenimento del veicolo è stato operato a entrambe le gambe per lenire i traumi riportati nell'incidente, ed è tuttora ricoverato. Il 53enne, che custodiva l'auto in un campo forse vicino alla ditta in cui lavora, all'arrivo dei carabieri ha prima negato, poi, messo alle strette, ha vuotato il sacco. Del resto oramai il cerchio si sta stringendo sempre più attorno all'autore di quell'atto che aveva destato profonda indignazione nella comunità della città del Lemene.

I carabinieri avevano raccolto diverse testimonianze. Tutte indicavano in un fuoristrada nero, forse un Range Rover, il veicolo responsabile dell'incidente. Pare che il conducente, accortosi dell’urto, avesse avuto un attimo di esitazione, prima di ripartire, però, a tutta velocità verso Cordovado. Nessuno dei presenti era riuscito ad ogni modo ad annotare il numero di targa del mezzo, o contrassegni particolari. Inizialmente i militari avevano anche interrogato i residenti degli stabili attorno al parcheggio chiuso da dove era uscito il fuoristrada, ipotizzando che qualcuno di loro potesse conoscere l'individuo. Poi hanno passato in rassegna le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, comprese quelle installate in abitazione private, senza ottenere alcuna informazione, solo una sagoma, abbastanza generica, del veicolo.

La svolta nelle indagini, sabato pomeriggio, quando i militari del locale Nucleo operativo e radiomobile si sono accorti che, dagli appuntamenti fissati la sera dell’incidente in uno studio dentistico lì vicino, emergeva il nome di un cittadino di Azzano Decimo, operaio cinquantatreenne, con piccoli precedenti penali che, guarda caso, era stato controllato qualche mese prima a bordo di un Nissan Patrol di colore nero.

Rintracciato l’individuo e messo alle strette, l'uomo in un primo momento ha provato a negare, sostenendo di non essere più in possesso di quel tipo di auto. Poi, contestategli le risultanze emerse a suo carico, è finalmente crollato. Il 53enne ha confessato di essersi spaventato e di essere corso via per paura di perdere la patente di guida, senza la quale gli sarebbe stato impossibile lavorare. A quel punto l’uomo ha accompagnato i militari in un campo di San Vito al Tagliamento dove, dopo la fuga, aveva nascosto il fuoristrada opportunamente occultato tra filari di viti e coperto con un telo verde.

La prima ispezione del veicolo ha permesso di constatare che i pezzi della carrozzeria e della fanaleria raccolti sul luogo del sinistro, erano assolutamente compatibili con quelli della vettura. Anche i danni ala carrozzeria erano assimilabili alla dinamica dell’incidente. Da ulteriori accetamenti è inoltre emerso che l'auto era priva di assicurazione, oltre a non essere stata sottoposta a revisione periodica da diversi anni.

Per l’uomo sono così scattate la denuncia per i reati di “fuga in caso di incidente con danni alle persone” e di “omissione di soccorso alle persone ferite”, oltre a diverse contravvenzioni al Codice della strada. Il mezzo è stato posto sotto sequestro.

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