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Incidenti stradali Bissuola / Via Bissagola

La madre di Omar ai suoi compagni di classe: "Non gettate via la vita"

Stefania Chitti, mamma del ventenne morto in un incidente, ha esortato la classe a salvaguardare la vita: "Non si può morire a quest'età"

Ci vuole tanta forza di volontà. E ci vuole tutto l'amore di una mamma per il proprio figlio. Per quella che era la sua vita, fatta di scuola e lavoro. Di compagni di classe e amici con cui Omar Stefani ha vissuto gomito a gomito per i vent'anni della sua breve esistenza. Per questo amore Stefania Chitti lunedì mattina ha deciso di entrare nella classe quinta dell'istituto Volta che il figlio frequentava e con il cuore in mano pregare i suoi compagni, giovani come lui, di non gettare via la vita. Di fronte alla donna il banco vuoto del figlio, su cui erano stati poggiati dei fiori bianchi.

Un banco che fino alla fine dell'anno scolastico rimarrà tristemente orfano di un ragazzo descritto da tutti come serio, a volte schivo. Che voleva fortemente il diploma così come aveva fortemente desiderato quella Kawasaki da cross su cui sabato ha perso la vita a causa di un tragico incidente in via Bissagola. A Mestre. La moto era stata acquistata solo una settimana prima e a un certo punto è sbandata finendo contro il guard-rail. Dopodiché il conducente è finito nel canale scolmatore che costeggiava la strada, morendo.

"C'era un silenzio irreale oggi (lunedì, ndr) a scuola - spiega Maurizio Ceriello, vice preside dell’istituto Volta - di solito sono ragazzi che sprizzano energia. Ma questo era il momento della riflessione". I compagni di classe di Omar martedì saranno tutti ai funerali del giovane, previsti alle 11 di martedì nella chiesa di San Giuseppe in viale San Marco, così come presenti saranno i responsabili scolastici e i rappresentanti d'istituto. Sono stati preparati dei cartelli da esporre durante le esequie, e, soprattutto, i compagni di classe del ventenne hanno organizzato una colletta a favore dell'Ail, come chiesto dalla madre Stefania a quanti vorranno partecipare alla cerimonia.

"La classe di Omar è stata visitata continuamente da ragazzi che volevano partecipare al dolore dei propri compagni di scuola - sottolinea Ceriello - il messaggio della madre è stato profondo. Ragazzi, salvaguardate la vita. A vent'anni non si può morire".

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