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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Chioggia

Bracconaggio nella laguna sud, indagine su un vasto gruppo e avvisi di garanzia

Coinvolti cacciatori che avrebbero praticato l'attività in modo illegale, cacciando specie protette in zone e orari vietati. Postavano foto su Facebook. Sequestri e licenze sospese

Avvisi di garanzia da parte della procura veneziana per alcune persone sospettate di essere coinvolte in un giro di bracconaggio attivo nella zona sud della laguna veneta, tra Mira e Chioggia. Sono i primi riscontri di un'inchiesta che però, come riporta Il Gazzettino, potrebbe rivelarsi molto più vasta. È la polizia provinciale a occuparsi dell'indagine, partita qualche tempo fa con tre cacciatori sorpresi in flagrante a praticare l'attività durante la notte, quando la caccia non è permessa (gli orari previsti dalla legge sono da un'ora prima dell'alba fino al tramonto, salvo qualche eccezione che consente di sforare al massimo di un'ora). Per loro erano scattate sanzioni e sequestro di armi e licenze.

L'ipotesi: associazione a delinquere

Le indagini si sono quindi allargate ad un gruppo apparentemente ben più ampio, presente anche su Facebook con circa 1.600 membri. All'interno dello spazio virtuale sarebbero stati trovati video e foto in cui i cacciatori mostrerebbero i risultati delle loro scorribande, rivelando anche una serie di condotte illecite: caccia ad animali protetti, violazioni di orari e di zone. Insomma, testimonianze che sono anche prove per incriminarli di diversi reati legati al bracconaggio. Inevitabili le conseguenze: finora sono 6 gli avvisi di garanzia con sospensioni delle licenze (per chi le ha) e sequestro dei fucili. Per loro, visto che si coordinavano tramite Facebook, potrebbe configurarsi il reato di associazione a delinquere dedita al bracconaggio, con relativa denuncia. E la lista delle persone coinvolte potrebbe allungarsi nei prossimi tempi.

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