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Cronaca Portogruaro

Promesse di rendimento strepitose, poi i soldi spariscono: risparmiatori truffati, si indaga

Un 42enne al centro degli accertamenti dei finanzieri. I clienti - molti in zona Portogruaro - si sarebbero affidati a lui investendo tramite società con sede all'estero. "Buco" di milioni

Avrebbe convinto una serie di persone ad affidargli i propri risparmi, garantendo rendite che normalmente sono impossibili. E infatti le cose non sono andate come loro speravano. Sono tanti i risparmiatori che hanno ceduto alla tentazione di investire in un fondo che prometteva di fruttare il 10 per cento al mese grazie al mercato di scambio di valuta estera. E che adesso si ritrovano truffati, con i capitali investiti che sarebbero spariti nel nulla. Cittadini residenti a Portogruaro, Gruaro, San Michele, Concordia, Fiesso d'Artico, Cavallino, Cinto Caomaggiore, solo per citare quelli della provincia di Venezia. Ma le querele sono state presentate alla procura di Pordenone anche da persone che abitano in Friuli. Potrebbero essere centinaia, in totale.

Clienti raccolti tramite passaparola

Molte delle vittime si sarebbero già incontrate, una volta a Mestre e una a Portogruaro, per organizzare una class action. A gestire i loro soldi - lo riportano i quotidiani locali - sarebbe stata una società con sede a Londra e succursale a Portogruaro, quest'ultima riconducibile ad un'altra con sede a Capodistria, in Slovenia. Il fatto che i bonifici siano finiti all'estero, ovviamente, complica gli accertamenti bancari in corso. Al centro della vicenda ci sarebbe un 42enne, F.G., che ora è finito nel registro degli indagati di un'attività investigativa condotta dalla guardia di finanza, così come alcuni collaboratori. Di lui i clienti si fidavano e consigliavano anche ai conoscenti di affidarsi a lui. Un pericoloso passaparola che ha aumentato le fila dei risparmiatori truffati. Questo perché, almeno inizialmente, i rendimenti effettivamente c'erano.

Risparmi spariti nel nulla

Un esempio: un risparmiatore avrebbe sottoscritto una proposta online nel novembre del 2015, investendo mille euro e vedendosi accreditato il mese successivo un bonifico di oltre 630 euro. Un rendimento impressionante, tanto che ancora prima dei finanzieri era stata la Consob ad attivarsi, su segnalazione di uno dei risparmiatori, eseguendo accertamenti sul 42enne e sulle sue società e arrivando ad irrogargli una sanzione di 15mila euro, deliberata il 20 luglio 2017. Da allora sono una trentina le persone che si sono rivolti alla caserma delle fiamme gialle di Portogruaro. I reati ipotizzati sono truffa, appropriazione indebita, violazione della legge bancaria. Per un "buco" che potrebbe valere milioni di euro.

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