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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Portogruaro

Infiermeristica, inaugurato l'anno accademico a Portogruaro: "55 nuove matricole"

Alla presentazione di martedì mattina, presenti il direttore generale dell'Ulss 10 Bramezza e l'assessore alla Sanità Coletto. Dal 2001 si sono laureati 415 studenti

Continua con ottimi risultati il corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Padova, nella sede di Portogruaro. Martedì, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, del direttore generale della Ulss10 Carlo Bramezza, dei rappresentanti del mondo accademico, dei studenti e autorità varie, è stato inaugurato l’anno accademico 2016/2017. Questa sede distaccata dell’ateneo patavino, fortemente sostenuta dall’Azienda, si propone di rispondere alla vocazione formativa e nel contempo allo sviluppo culturale in ambito locale ed extraregionale.

"La volontà di mantenere il corso di laurea Infermieristica nel Veneto orientale è importante in quanto la professione infermieristica è estremamente rilevante all’interno del nuovo modello organizzativo previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale - ha spiegato Bramezza - Questo corso di laurea rappresenta uno stimolo formativo per i giovani di questo territorio, futuri professionisti, ai quali viene offerto un percorso che non tutte le Ulss possono garantire. Questo corso di laurea - ha continuato - è inoltre un incentivo al personale già operante in Azienda sanitaria grazie al quotidiano scambio e confronto di idee ed esperienze con gli studenti, nonché un punto di incontro tra studenti, docenti e clinici chiamati ad esempio a gestire laboratori didattici, luogo di ricerca e produzione di nuove conoscenze e competenze che trovano applicazione nel contesto lavorativo".

Nato nel 2001, il corso in Infermieristica ha registrato nel tempo una media di 180 studenti iscritti nei tre anni di corso e, ad oggi, ha laureato 415 ragazzi provenienti da tutta Italia. Per l’anno accademico corrente i nuovi immatricolati sono 59 e provengono nel 44% da San Donà di Piave, il 16% dal Friuli e dal trevigiano, il 10% da Mestre e Venezia, l’1% da Padova e il 12% da fuori Veneto. A conferma che la professione dell’infermiere è estremamente richiesta, i 35 neolaureati nella sessione autunnale dell’anno accademico 2014/2015, risultano tutti occupati, in case di riposo e residenze assistenziali, ospedali e libera professione. 

In questo contesto non va trascurata la migrazione di infermieri all’estero per effetto di una notevole richiesta di tali profili professionali, in particolare Gran Bretagna e Germania dove trovano facilmente occupazione anche laureati già da qualche anno. Ciò è dovuto al fatto che in questi Paesi è previsto un percorso di carriera ben definito, sia nei tempi che nei modi, inoltre vi è un ottimo riconoscimento economico per il livello di responsabilità professionale richiesta.

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