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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Chioggia / Corso del Popolo

Inseguimento a Chioggia, arresti convalidati. Il conducente del barchino resta ai domiciliari

Giovedì si è svolto il processo per direttissima nei confronti di tre pescatori abusivi sorpresi dalla guardia di finanza la scorsa notte. Dimesso dall'ospedale l'uomo che era rimasto ferito

Un inseguimento così rocambolesco non si vedeva da un po'. E le conseguenze per i responsabili sono pesanti, inevitabile che sia così: le persone coinvolte (tre, tutti chioggiotti: uno ha 23 anni, gli altri sono sulla cinquantina) devono rispondere di una lunga serie di reati dopo aver tentato di seminare una pattuglia della sezione navale della guardia di dinanza che li aveva scoperti a pescare illegalmente nelle acque del centro di Chioggia. Per loro, padre e figlio, oltre al fratello finito in ospedale, al termine dell'inseguimento conclusosi con l'impatto tra i mezzi, sono scattate le manette. Gli arresti sono stati convalidati giovedì dal giudice, che ha disposto per il conducente del barchino gli arresti domiciliari. Nessuna misura cautelare per gli altri due (il figlio e il fratello), uno dei quali è stato dimesso in giornata dall'ospedale: ci era finito per le ferite riportate nello schianto.

Il fatto nella notte tra martedì e mercoledì: i "caparozzolanti" vengono sorpresi su un barchino, a fari spenti e in un punto dove non dovrebbero trovarsi: nella laguna interna del Lusenzo, in pratica nel centro della città. Evidente che hanno qualcosa da nascondere, ed ancora più evidente che non hanno alcuna intenzione di sottoporsi ai controlli delle fiamme gialle, perché, anziché obbedire all'alt, danno gas e cercano di fuggire. Non prima, però, di aver buttato in acqua alcune ceste di prodotto ittico. Così inizia l'inseguimento ad alta velocità, con i militari che si mettono alle costole dei malviventi e li tallonano nelle acque della laguna per una decina di minuti. Alla scena assistono diversi residenti.

La fuga si conclude quando i caparozzolanti tentano il tutto per tutto con una inversione a "U", puntando la prua contro il mezzo della guardia di finanza. A quel punto i militari si mettono di traverso e ostacolano la corsa dei fuggitivi. L'impatto blocca finalmente la fuga dei chioggiotti, mentre uno dei finanzieri salta a bordo del barchino abusivo e prende il controllo dei comandi. Uno dei tre viene portato al pronto soccorso, inizialmente sembra in gravi condizioni ma poi il suo quadro clinico migliora. Per tutti scatta l'arresto: i reati contestati sono resistenza, danneggiamento, navigazione senza abilitazione (nessuno di loro aveva la patente), e navigazione in zona a basso fondale.

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