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Cronaca isola di Poveglia

Venduta Santo Spirito, Poveglia all'asta: nuovi alberghi in arrivo

Le isole nella parte sud della laguna veneziana saranno destinate a strutture ricettive per turisti. Un tempo erano polveriere, presidi militari e ospedali

Lazzaretti, ospedali, polveriere, presidi militari, terreni agricoli e ora, come spesso accade in laguna, alberghi: è il lungo percorso delle isole di Poveglia e Santo Spirito, finite ora sulle pagine dei quotidiani locali dopo che la Giunta comunale e il Demanio hanno deciso le nuove destinazioni d'uso dei complessi ormai abbandonati.

SANTO SPIRITO – Per il recupero dell'isola che condivide il nome con il relativo canale, vicino a San Clemente e a poca distanza dal Lido, la Giunta ha dato il via libera al piano di recupero degli imprenditori padovani della Poveglia srl, che circa dieci anni fa hanno comprato tutto per realizzare strutture turistiche e residenziali. Nel piano si prevede la ricostruzione degli edifici preottocenteschi, il restauro di sei edifici militari e la ristrutturazione del bunker-polveriera. In cambio saranno realizzati dei nuovi alloggi-belvedere per i visitatori della laguna. La volumetria complessiva prevista dai recuperi è di circa 30mila metri quadrati, con l’insediamento di 144 abitanti teorici. L'isola, dopo tanti passaggi di mano e d'uso, era divenuta una polveriera durante il secondo conflitto mondiale, venendo però completamente abbandonata dopo il 1965.

POVEGLIA – Diverso il discorso per il complesso di Poveglia. Le tre isolette che si trovano a sud, di fronte a Malamocco e lungo il canal Orfano, finiranno all'asta. Gli undici fabbricati (praticamente in rovina) e i 7,25 ettari del complesso sono offerti al miglior offerente online, all'interno del primo Bando Unico 2014 per le dismissioni degli immobili di proprietà dello Stato (oltre a Poveglia vi si trovano altri quattro beni, tra Friuli Venezia Giulia, Marche e Puglia). Terreno e ruderi vengono dati in concessione per 99 anni, e il 7 maggio nelle sedi delle direzioni regionali dell'agenzia del Demanio si aprirà la gara telematica e si procederà alla verifica di ammissibilità delle offerte. Il complesso, già stazione per il rimessaggio e la sosta delle imbarcazioni e per l'immagazzinamento di attrezzature di bordo, dal 1782 venne assegnata al Magistrato alla Sanità e mantenne le funzioni di stazione per la quarantena marittima per tutto l'Ottocento e fino al secondo dopoguerra. Nell'ultimo periodo gli edifici furono in parte adibiti a convalescenziario geriatrico, ma dal 1968 anche questo utilizzo venne dismesso e l'isola fu ceduta al Demanio, venendo utilizzata prevalentemente come terreno agricolo e lasciando quindi gli edifici a subire l'impietoso logorio degli anni.

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(Nella foto: l'isola di Santo Spirito)

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