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Cronaca

Ispezione parlamentare del M5S nel carcere Santa Maria Maggiore

Il deputato e portavoce del Movimento 5 stelle, Marco Da Villa, giovedì è andato nella struttura per valutare le condizioni dopo i recenti fatti di cronaca

Nelle ultime settimane diversi sono stati i casi al limite, nel carcere Santa Maria Maggiore di Venezia. Prima una tentata evasione dall'ospedale Civile da parte di un detenuto marocchino, già autore di un'aggressione a pugni verso due agenti; poi un detenuto tunisino che tenta il suicidio appiccando un incendio, prontamente sventato da tre guardie a costo di una intossicazione; infine, un detenuto veneziano che conclude un'aggressione a un agente della penitenziaria amputandogli a morsi la falange del dito indice.

Per capire il clima che c'è nella struttura, nella giornata di giovedì, il portavoce M5S alla camera dei deputati Marco Da Villa ha fatto visita alla casa circondariale della città lagunare. "La situazione è drammatica " ha denunciato Da Villa "il carcere di Santa Maria Maggiore è cronicamente sotto organico e questo costringe la direzione a organizzare turni di 8 ore anziché 6, aumentando il rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori".

"Sono necessarie numerose opere di manutenzione - ha suggerito il portavoce M5S - per permettere agli agenti di svolgere il loro lavoro in modo sicuro e ai detenuti di scontare la propria pena in un ambiente dignitoso: su 160 posti disponibili i detenuti ad oggi sono 263". Il Movimento 5 Stelle, a detta del suo portavoce, vigilerà "affinchè la direzione e il provveditorato mettano in atto ogni misura per affrontare questa situazione" dichiarando anche di voler portare la questione all'attenzione del ministro Orlando".

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