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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vertice su Venezia all'Unesco, Italia Nostra: "Parole di circostanza, tutto come prima"

L'associazione pessimista dopo la riunione di martedì tra sindaco, governo e organizzazione internazionale a Parigi: "Decisione finale quest'estate. Soluzioni ancora non se ne vedono"

L'incontro è stato lungo e articolato. Sull'esito del faccia a faccia tra responsabili Unesco e rappresentanti del Comune di Venezia e governo italiano, però, le opinioni divergono. Al termine della riunione parigina di martedì, in cui si è discusso per ore sul futuro del capoluogo lagunare, l'organizzazione internazionale e lo staff di Ca' Farsetti hanno diramato un comunicato unitario in cui si sintetizzano gli argomenti trattati. Irina Bokova, direttrice generale Unesco, ha sottolineato "il grande impegno" profuso dai rappresentanti veneziani per accogliere le richieste dell'organizzazione, pena l'inserimento della città lagunare nella lista dei siti "a rischio". 

Da Ca' Farsetti si parla di "pace" con l'Unesco. Di diverso avviso la sezione veneziana di Italia Nostra, che in una nota sottolinea come "al di là delle immagini di rito con sorrisi e strette di mano, il comunicato stampa diffuso dall’Unesco si limita a render noto l’incontro, sostenendo che il direttore generale ha ricevuto la delegazione che presentava il report su Venezia e Laguna, richiesto dalla stessa organizzazione mondiale nell’incontro di Istanbul del luglio 2016".

La decisione finale dell’eventuale iscrizione del sito Venezia e la sua Laguna nella danger list sarà presa quest’estate, si dichiara dall'associazione, nel corso del meeting annuale del World Heritage Committee. Lì, nel caso, i nodi verranno definitivamente al pettine. Una delle questioni principali su cui si dibatterà sarà con ogni probabilità l'itinerario alternativo delle grandi navi per raggiungere Venezia. Il sindaco Brugnaro ha spiegato, cartina alla mano, l'intenzione di mantenere la Marittima per difendere i suoi posti di lavoro, mentre il governo la pensa diversamente. Punta su Porto Marghera: "Non potranno sfuggire ai tecnici responsabili dell’Unesco le peggiorate condizioni del sito e i rischi aumentati per la laguna - attacca Italia Nostra - È sufficiente analizzare l’aggiornamento del Piano morfologico, il Piano per Venezia del precedente governo (che prevede l’escavo di un nuovo grande canale, il Tresse Nuovo), e le manifestate volontà dell’attuale governo (relativamente al porto croceristico spostato a Marghera). Tutto ciò - conclude - in spregio alla fondamentale e imprescindibile richiesta dell’Unesco di un documento giuridico che impedisca alle grandi navi, non solo croceristiche ma anche commerciali, di entrare in laguna".

Chiede lumi al sindaco anche il consigliere Pd, Nicola Pellicani: "Non si capisce però cosa Brugnaro sia andato a dire alla direttrice Irina Bokova - dichiara - Mi pare molto grave che il Consiglio comunale non conosca il contenuto delle 70 pagine presentate dal primo cittadino. L’impressione, leggendo i comunicati e la rassegna stampa, è che il sindaco abbia inteso valorizzare al massimo il Patto per Venezia con i relativi 457 milioni d’investimenti, di cui dobbiamo ringraziare il governo Renzi. Per il resto mi pare di capire che sia la solita aria fritta, a partire dal progetto delle Tresse per allontanare le Grandi Navi dal Bacino San Marco. Un intervento che non si farà mai".
 

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