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Cronaca

"L'Unesco premia le fortificazioni veneziane ma non l'Arsenale e Sant'Andrea. Barzelletta"

Italia Nostra punta il dito sull'incompletezza del progetto: "Esclusi i simboli del potere navale e militare della Repubblica. Inconcepibile". Attacchi anche sulle Grandi Navi

Italia Nostra contro l'Unesco sul sito 'Venezia e la sua laguna': "Rinnega le decisioni precedenti - scrive l'associazione -.  Per le grandi navi, la Decisione chiedeva al governo italiano 'un documento legale che introduca la proibizione per le navi più grandi anche tanker di entrare in Laguna'. Ora ci si “accontenta” che l'esecutivo dia il via libera allo scasso definitivo della laguna con lo scavo di un nuovo canale (perché allargare il Vittorio Emanuele II questo sarebbe), asportando 6 milioni di metri cubi di fanghi inquinati e facendo transitare per il canale dei Petroli, artefice della demolizione della Laguna centrale, mille navi in più. Tutto ciò, compreso il fatto di voler chiudere gli occhi sulle condizioni agoniche della città, sembra veramente grottesco".

Pochi giorni fa l'Unesco ha concesso una proroga di 2 anni allo Stato italiano, considerando i progressi compiuti sulla città lagunare con il lavoro congiunto delle istituzioni locali e nazionali.

"L’apoteosi del grottesco - ribatte Italia Nostra - si raggiunge con l’annuncio che nel nuovo proclamato sito Unesco veneziano, Venezia … non c’è. Si tratta della rete di fortificazioni e di manufatti militari costruita dalla Repubblica di Venezia nel Mediterraneo con lo scopo di controllare territori e rotte commerciali.
 Il progetto è gravemente incompleto essendo coinvolte solo tre nazioni, Italia, Croazia e Montenegro, con l’esclusione di Grecia, Cipro e 
Albania che invece fanno parte integrante della storia dell’architettura militare veneziana. La mancanza più incredibile è Venezia. Un sito denominato “The Venetian Works of Defence between 15th and 17th centuries” che non contempli il simbolo del potere navale della Repubblica (l’Arsenale) e il simbolo del suo potere militare (il Forte di Sant’Andrea) è inconcepibile".

Ricorda l'associazione: "Il presidente nazionale della nostra associazione, Oreste Rutigliano, in giugno aveva inviato al Mibact una lettera in cui richiedeva il reinserimento della città di Venezia nella candidatura, con l’Arsenale e il Forte di Sant’Andrea. Nessun cenno dal ministero e via libera al ridicolo sito delle fortezze veneziane senza le fortezze di Venezia".

"Abbiamo pronto un ennesimo dossier - conclude Italia Nostra - che presenteremo pubblicamente".


 

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