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Cronaca Jesolo

Dal web alle manette, su facebook c'è "Jesolo, segnaliamo alla polizia"

Un gruppo di cittadini esasperati ha deciso di raccogliere online sospetti, consigli e segnalazioni per combattere la recente ondata di criminalità

Da una segnalazione per furto a un'intera pagina facebook farcita di testimonianze, sospetti e consigli. Nell'era digitale la sicurezza urbana corre lungo il cavo del modem, e sono gli stessi cittadini a rendersi protagonisti della nuova caccia virtuale ai crimini reali. A Jesolo, infatti, in tanti sono stufi di essere bersaglio di truffatori e criminali e così, in attesa che le autorità facciano giustizia, qualcuno ha deciso di darsi da fare e sfruttare i mezzi del web per dire basta alla criminalità. Il tutto si traduce in una pagina del social network di Mark Zuckerberg dove si raccolgono le segnalazioni dei cittadini e, a titolo privato, persino di qualche poliziotto.

MERITO DEL WEB – Tutto è iniziato nel marzo 2012 quando, come riporta il Corriere del Veneto, grazie ad alcuni filmati di telecamere a circuito chiuso condivisi su facebook era stato possibile identificare i responsabili di un furto ad una nota pizzeria di Jesolo. Le immagini riprese dalle telecamere erano state condivise sul social e proprio il feedback dei vari contatti online aveva permeso di far scattare le manette ai polsi del malvivente di turno. Il risultato convincente ha quindi portato, a distanza di oltre un anno, alla nascita della pagina “Jesolo-Segnaliamolo alla Polizia”, che in una sola settimana ha avuto oltre 1.300 condivisioni.

SEGNALAZIONI E CONSIGLI – Sulla home del gruppo facebook è possibile trovare consigli su come fotografare i propri preziosi per facilitare il ritrovamento da parte della polizia in caso di furto, indicazioni per scaricare app per smartphone che indicano se una targa è indicata dalle autorità come rubata o meno, e poi, ovviamente, le segnalazioni degli utenti. Gli autori della pagina invitano tutti a rivolgersi alla polizia in caso di sospetti, ma mettono anche a disposizione il proprio spazio perché le notizie e le allerte si diffondano nel web. Qualche giorno fa i post in bacheca hanno portato i residenti a scendere in strada nel luogo di alcuni furti, ora sul “muro” digitale appaiono le foto di due auto con tanto di targa che si teme possano ricondurre ad una banda di rapinatori che controllano i propri bersagli prima del “colpo”. Difficile dire se una cosa del genere sia vista di buon occhio dalla legge: da una parte le segnalazioni dei cittadini sono quasi sempre fondamentali per le forze dell'ordine, dall'altra puntare il dito in pubblica piazza (virtuale) su qualcuno con tanto di foto e numeri di targa può essere un gesto molto pericoloso e, in assenza di prove concrete, anche motivo di cause legali. Eppure gli abitanti di Jesolo sono esasperati e, tra i tanti sostenitori dell'iniziativa, sembra ci siano anche due poliziotti che, a titolo personale, hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per l'intraprendenza di questi cittadini decisi a “rialzare la testa”.

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