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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

L'Ermitage sbarca a Venezia e dà subito vita a sei borse di studio

Prima riunione del comitato italiano del museo di San Pietroburgo. All'orizzonte collaborazioni dall'elevato livello culturale in città

Dagli accordi internazionali alle fasi operative. Si è incontrato per la prima volta per una riunione scientifica il comitato Ermitage Italia, una sorta di "filiale" del Belpaese del famoso museo di San Pietroburgo. Dopo le intese siglate lo scorso novembre, dunque, si passa ai fatti. Il ché vuol dire in primis l'annuncio di sei borse di studio selezionate, che così si aggiungeranno alle circa cento attribuite in passato.

Ci sarà anche a breve l'uscita dell'edizione italiana del catalogo sulla scultura italiana del XVII e XVIII secolo. In previsione altri tre cataloghi, in italiano e russo, sulla pittura italiana del Sette, Otto e Novecento e, in due volumi, sulla pittura veneta del Rinascimento, per i prossimi tre anni, oltre a collaborazioni con istituzioni culturali con istituzioni culturali e citta' italiane per la realizzazione di eventi espositivi nel 2015, tra cui la mostra dedicata a Mariano Fortuny all'Ermitage o a 'Glasstress 2015 Gotika' a Venezia (Palazzo Franchetti e fondazione Berengo), e al convegno del prossimo 16 luglio, promosso da Ermitage Italia con Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici Veneziani, sul futuro e il ruolo dei 'musei universali' nel nuovo millennio.

"Il nostro compito più grande - ha spiegato Michail Piotrovsky, direttore generale dell'Ermitage - è quello di confrontare le due culture, non tanto lo scambio di opere. Abbiamo già una grande esperienza di lavoro in Italia, ma l'apertura di questa sede a Venezia è il vero salto di qualità. La cosa che ci hanno insegnato i colleghi italiani è cercare di far coincidere lavoro, arte e piacere e qui desideriamo fare tante cose belle, vista la bellezza del posto e della sua veduta".

"Finalmente - ha detto il sindaco Giorgio Orsoni - prende avvio questa collaborazione, fortemente voluta anche a livello governativo, che rientra nelle iniziative avviate da tempo dal nostro Comune per internazionalizzare la città, ospitando sedi importanti o dando il via a collaborazioni forti con istituzioni estere, ma anche riutilizzando gli spazi di piazza San Marco per finalità alte".

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