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Cronaca

La spending review si abbatte più a Venezia che nel resto d'Italia

Con la nuova legge di conversione del decreto "sblocca-debiti" il capoluogo lagunare è la città che vede lievitare di più i tagli del governo

La spending review del governo si abbatte più a Venezia che altrove. Il capoluogo lagunare esce fuori "perdente" dalla legge di conversione del decreto "sblocca-debiti". Quest'ultima, secondo uno studio de "Il sole 24 Ore" infatti cambia la distribuzione delle sforbiciate, in alcuni casi allentando la presa, in altri, cone quello veneziano, tagliando ulteriormente i trasferimenti statali.

Per ogni abitante del Comune i tagli ai fondi comunali sono di 96,2 euro. Un aumento del 5,7%, determinato dal fatto che per calcolarli sono stati misurati in base ai "consumi intermedi": una voce che negli enti locali non conteggia solo le spese di funzionamento, ma anche servizi come trasporto e rifiuti. Un costo che dal 2011 è aumentato, causando quindi l'ulteriore stretta sui trasferimenti, che in passato sarebbero stati tagliati di 24 milioni di euro, ora lo saranno di 26 milioni. Cifre che portano Venezia tra le primissime posizioni a livello nazionale della poco invidiabile graduatoria.

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