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Cronaca Eraclea

Ladri nel cantiere edile, contadino li ferma con il trattore: arrestati

Tre malviventi, a bordo di un'autogru, avevano deciso di rubare dei pesanti tubi in ghisa da un campo. A fermarli ci ha pensato proprio il proprietario del fondo

Si erano organizzati a dovere, raggiungendo il luogo con un autogru e assicurandosi che nessuno degli operai fosse presente, ma i tre ladri che giovedì sera intendevano rubare una serie di tubi in ghisa da un cantiere di Stretti di Eraclea non avevano fatto i conti con un solerte contadino del posto che si è letteralmente messo tra i delinquenti e la loro via di fuga, bloccando la strada con il suo trattore e rimediando pure una violenta dose di pugni. A mettere la parola fine alla vicenda ci hanno però pensato i carabinieri, che sono anche riusciti a rintracciare uno dei malfattori che si erano dati alla macchia.

Tutto è iniziato intorno alle 18.30, quando tre individui a bordo di un autocarro munito di gru di sollevamento hanno raggiunto un fondo agricolo dove erano stati depositati alcuni tubi in ghisa di grosse dimensioni, utilizzati da un’azienda di costruzioni per l’esecuzione di una condotta idrica affidata, in appalto, dall’Asi (Azienda Servizi Integrati) di San Donà di Piave. Il proprietario del fondo, un 62enne di San Donà che da tempo vede sempre i soliti operai lavorare nel cantiere, si è insospettito notando le persone intente a caricare i tubi sul camion, anche in virtù del fatto che l’orario di lavoro sarebbe stato piuttosto insolito. Si è quindi avvicinato ai tre, chiedendo cosa stessero facendo e sentendosi rispondere che stavano caricando i tubi per conto dell’azienda edile. Non convinto, l’uomo si è allontanato per chiamare il capo cantiere, di cui aveva un recapito telefonico, ottenendo conferma che i tre individui non stavano svolgendo alcuna operazione per conto dell’impresa edile e che sicuramente si trattava di un tentativo di furto. Sono quindi partite immediatamente due telefonate simultanee alla centrale operativa dei carabinieri della compagnia di San Donà, una da parte del capocantiere e una dal proprietario del fondo.

In attesa dell’arrivo di una pattuglia della stazione di Eraclea, il proprietario del terreno ha posizionato il proprio trattore di traverso lungo la strada, nel tentativo di impedire la fuga dei tre ladri che, nel frattempo, dopo avere realizzato di essere stati scoperti, avevano scaricato i tubi già issati sul camion. Uno dei tre individui, per costringere l’agricoltore a spostare il proprio trattore, è salito a bordo del mezzo agricolo iniziando a tempestare di pugni l’anziano, rompendogli la chiave di avviamento nel blocco di accensione. Mentre l’autocarro era in movimento, uno dei criminali, nel tentativo di salire a bordo, è caduto rovinosamente a terra finendo in un fossato. Immediatamente dopo, i militari della stazione di Eraclea, giunti sul luogo, hanno fermato l’individuo e l'hanno identificato per un cittadino romeno di 47 anni, senza fissa dimora, che evidenziava dei forti dolori alla spalla a seguito della caduta dal camion. Mentre l’agricoltore e lo straniero sono stati trasportati in ospedale a Jesolo e a San Donà di Piave, il primo per la cura di alcune abrasioni e contusioni, giudicate guaribili in sei giorni, e il secondo per la lussazione e la rottura della spalla sinistra, sono scattate le ricerche degli altri due complici riusciti a fuggire.

Dopo alcuni accertamenti e soprattutto grazie alla descrizione fornita dall’agricoltore e alla conoscenza del territorio degli uomini dell'Arma, i carabinieri della stazione di Eraclea, aiutati dai colleghi del nucleo operativo e radiomobile di San Donà, hanno rintracciato il secondo uomo: il malfattore aveva trovato ospitalità da una donna che abita nel comune di Eraclea, con la quale ha in corso una relazione affettiva. L’uomo si era rifugiato nell’abitazione della donna e, quando aveva sentito i carabinieri suonare alla porta, si era nascosto dentro un armadio, coprendosi di vestiti. Il sotterfugio non gli è però servito a molto: i militari lo hanno in breve scovato e trasportato negli uffici della caserma. Il malvivente, identificato come un 37enne originario della Campania, è stato dichiarato in arresto per il reato di rapina in concorso, la stessa sorte toccata al suo complice, ricoverato nell’astanteria dell’ospedale di San Donà e piantonato dai militari. Come disposto dal pubblico ministero di turno, entrambi sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Venezia, il napoletano al completamento delle formalità di rito, mentre il romeno dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Sono ancora in corso le indagini per identificare il terzo complice, che a bordo dell’autocarro è riuscito a far perdere le proprie tracce, almeno per ora.

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