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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Cannaregio / rio di Cannaregio

Vuole incastrare il ladro, si ritrova multato per aver lasciato la barca

Un trasportatore di merci lagunare è stato derubato in rio di Cannaregio. Ma le telecamere sono servite per colpire lui, non il predone

Sperava di incastrare il ladro che si era impossessato delle bottiglie che stava trasportando, invece si è ritrovato multato per aver lasciato incustodita la propria imbarcazione. Le regole sono regole, certo, ma questo episodio ha fatto andare su tutte le furie l'Ascom Venezia, che denuncia una scarsa chiarezza nelle norme. Se non addirittura un aperto conflitto. "Una barca di trasporto merci di un nostro associato - dichiara Ascom - era stata ormeggiata in rio di Cannaregio sotto la sede della Rai. Dovendo attraversare il ponte delle Guglie con un carro che pesava un quintale (il limite di peso da sollevare per uomo è di 30 chilogrammi), il capobarca è sceso insieme al secondo operatore per aiutarlo a salire i gradini. In quei pochi minuti che si sono allontanati è sparito un cartone con sei bottiglie di Aperol. Essendoci lì accanto una ditta di noleggio barche con le telecamere sulla riva, hanno chiesto di poter visionare il video e in effetti si vedeva una persona che commetteva il furto allontanandosi a piedi in tutta velocità".

Inevitabile quindi una denuncia al comando di polizia municipale, chiedendo di poter controllare il filmato della telecamera del sistema Argos: "Il risultato è stato che l'occhio elettronico comunale non era in funzione in quei giorni perchè in manutenzione e che il filmato della ditta di noleggio barche era sfocato per cui non si vedeva bene il volto di chi aveva commesso il furto - continua l'Ascom - ma poiché invece si vedeva chiaramente sbarcare anche il capobarca, la ditta ha presouna sanzione di cinquanta euro per aver lasciato l'imbarcazione incustodita, visto che dalle ore 12 alle ore 14 non vale la normativa che prevede di poter scendere mettendo il disco orario".

Secondo l'associazione di categoria, dunque, questa vicenda dimostra come ci sia la necessità di un testo unico che disciplini in maniera chiara il traffico acqueo, assieme a una segnaletica che possa informare a puntino gli operatori. “Da un lato non si può lasciare la barca incustodita – commenta il responsabile del trasporto in conto proprio di Ascom, Ulderico Fattoretto - dall'altro bisogna sgomberare il primo possibile il canale, quindi scende anche il secondo uomo. Insomma le norme mi sembrano in contrapposizione”.

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