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Cronaca Murano

Dall'Emilia a Murano per i restauri Arrivano i lampadari "terremotati"

Saranno controllati e rimessi a nuovo gratuitamente, come atto di solidarietà nei confronti dei Comuni colpiti dal sisma lo scorso anno

Sono arrivati a Murano scortati dai vigili del fuoco di Ferrara, dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico e dalla soprintendenza, che hanno controllato e seguito tutte le fasi del trasporto di questo preziosissimo carico. Partiti al mattino presto da Ferrara, alle 10 i quattro lampadari in vetro sopravvissuti alle scosse di terremoto, che l’anno scorso hanno devastato l’Emilia Romagna, sono arrivati allo scalo fluviale di Venezia e da qui trasportati in barca fino a Murano, l’isola del vetro per eccellenza, tra gli sguardi curiosi dei turisti lungo le rive e sui ponti.

L'OPERAZIONE - Giornata intensa e piena di emozioni, quella che oggi ha visto far decollare ufficialmente l’operazione “Una luce per l’Emilia Romagna” e che prevede, da qui fino agli inizi del prossimo anno, il recupero e restauro dei preziosi lampadari in vetro di Murano che trovavano posto nel municipio del Comune di Sant’Agostino, letteralmente squarciato dalle scosse del terremoto del 2012 tanto da essere successivamente raso al suolo. Sono quattro i lampadari che giovedì sono giunti a Murano per essere restaurati, a titolo completamente gratuito, da un team di aziende del consorzio specializzate nel settore dell’illuminazione e degli specchi, coordinate dal Consorzio Promovetro di Murano, unico gestore del Marchio Vetro Artistico Murano. Tre lampadari sono di piccole dimensioni, ma uno, il più famoso, pesa ben 400 chili ed è alto 5 metri. Cristalli, ambra e oro sono suddivisi in una struttura di 4 piani per una circonferenza di 3 metri. Si tratta del lampadario portato da Italo Balbo negli anni ‘20 dalla sala degli stemmi del castello Estense di Ferrara a Sant’Agostino, e che era collocato fino allo scorso maggio nella sala del consiglio del Comune, un palazzo del 1875, in quello che allora era il salone delle feste. Tutti i lampadari sono arrivati a Murano smontati e catalogati, conservati in 32 scatoloni. Da giovedì, quindi, scatta l’operazione di restauro, al fine di riportare queste opere d’arte all’originario e antico splendore.

COME SI PROCEDERÀ - Il team di esperti studierà (insieme alla soprintendenza per i Beni Storici, Artistici, ed Etnoantropologici di Bologna, Ferrara, Forlì/Cesena, Ravenna e Rimini) le modalità di intervento per il recupero di ogni singolo pezzo, braccia, ricci, fiori, foglie, pendagli, coppe, pastorali e le eventuali sostituzioni delle parti danneggiate. Le operazioni prevedono prima l’analisi dello stato di conservazione degli elementi in vetro, l’analisi della strutture in ferro e in legno interne del lampadario, la catalogazione degli elementi in vetro mancanti e da sostituire, la realizzazione fedele in fornace degli elementi in vetro mancanti, la messa a norma dell’impianto elettrico e il montaggio finale dei lampadari.

I COMMENTI - “Per noi è una grande gioia mettere la nostra professionalità a disposizione di questa popolazione che ha già sofferto molto e ha perso tutto - commenta il presidente del Consorzio, Luciano Gambaro – sappiamo che questi lampadari hanno un significato simbolico, perché si sono salvati, nonostante la loro fragilità, dalla furia devastante del terremoto. Il Consorzio Promovetro Murano e il marchio Vetro Artistico Murano con questa operazione di solidarietà riaffermano una storia e una cultura che hanno oltre mille anni: insieme agli amici dell’Emilia Romagna poniamo le basi per una speranza di rinascita”.

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