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Cronaca Spinea

Latitante internazionale si rifugia dalla madre: le manette scattano a Spinea

L'intervento dei carabinieri giovedì scorso nel territorio spinetense. Un 29enne moldavo deve scontare 15 anni di reclusione in madrepatria. Avviato l'iter per la sua estradizione

Si può cercare di scappare per mezzo mondo, ma poi per la maggior parte dei casi si cerca rifugio a casa. O dalla mamma. Così è stato per una 29enne moldavo che giovedì è finito in manette a Spinea grazie a un intervento dei carabinieri della stazione locale. Il sospetto era ricercato per reati interenti gli stupefacenti contestati dalle autorità del suo paese nel 2015.

C'era un motivo ben definito per cui il giovane cercava di sfuggire alle forze dell'ordine: una volta bloccato avrebbe dovuto scontare 15 anni di reclusione nelle patrie galere. Non poche. L'input che ha permesso ai militari di concentrarsi sulla strada giusta sarebbe arrivato dalla descrizione del modello dell'auto con cui il 29enne era solito muoversi. Era possibile dunque che il ricercato si trovasse in zona, e non era un caso che nel paese spinetense abitasse la madre. Sono seguiti appostamenti e controlli in borghese, finché non si è avuta la sicurezza di trovarsi di fronte al ricercato. Giovedì il blitz, che ha mermesso di stringere le manette ai polsi del 29enne, D.M., e di avviare l'iter per l'estradizione. 

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