"Lavori del Mose fermi da mesi". scatta anche la cassa integrazione
Nuovi problemi per la struttura che dovrebbe proteggere Venezia dall'acqua alta. Ancora una volta la data della fine dei lavori potrebbe slittare
Stando alle agenzie di stampa avrebbe dovuto essere solamente un vertice per conoscersi, per mettere a fuoco la situazione tra i due commissari del Cvn, Luigi Magistro e Francesco Ossola, e il nuovo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Come riporta il Corriere del Veneto però, i risvolti di questo faccia a faccia sembra possano essere molto diversi dalle semplici presentazioni.
Una nota del ministero delle Infrastrutture, infatti, nei giorni scorsi recitava: "Incontro al Mit per riavviare i cantieri del Mose". Riavviare appunto, visto che i lavori da mesi sarebbero fermi. Niente nuove commesse significa cassa integrazione per i lavoratori e sembra che la Mantovani, il colosso delle costruzioni che opera alla bocca del Lido, si sia già rivolta agli ammortizzatori sociali per la maggior parte dei suoi 200 operai (lo afferma il quotidiano locale).
Inevitabile quindi che le aziende siano sul piede di guerra contro lo Stato, visto che viene puntato il dito soprattutto contro il Cipe, "reo" di aver pubblicato in ritardo la delibera con cui mettere nero su bianco i finanziamenti per la continuazione dei lavori. Complice anche lo scandalo scoppiato a giugno scorso. Inoltre ora, un altro problema che potrebbe sorgere è quello dello stoccaggio delle paratoie. Questi enormi ammassi di metallo da 168 tonnellate l'uno devono essere verniciate e completate a Marghera ma, essendo ogni paratoia grande 20 metri per 18,5, non ci sarebbe abbastanza spazio per operare.
Il Cvn avrebbe comunque assicurato che da giugno i lavori ricominceranno ad essere assegnati, ma ora la fatidica data del 2017 come conclusione del Mose si fa più precaria.
