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Cronaca

Legge su legittima difesa, Brugnaro polemico: "Vi pare logica?" Boom di chiamate in armeria

Adico spiega che sono soprattutto gli over 75 a richiedere informazioni sull'eventualità di prendere il porto d'armi. Ignorando la complessità. Molti si dotano di spray e pistole a salve

La nuova norma sulle legittima difesa? Continua a imperversare il dibattito sulla legge approvata giovedì dalla Camera dei deputati, con il popolo social letteralmente contrariato sulla discriminante giorno/notte. Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, come altri amministratori locali o esponenti politici, non ha mancato di esprimere la propria contrarietà, postando sui social il suo disappunto.

LA LEGGECon 225 sì, 116 no (contrarie tutte le opposizioni) e 11 astenuti l'assemblea di Montecitorio ha dato il via libera alla nuova legge sulla legittima difesa, che ora passa all'esame del Senato. La norma - come già avveniva in precedenza - riconosce la possibilità di difendersi a chi subisce una rapina in casa, fermo restando che la reazione deve essere proporzionata al pericolo. Viene però specificato che si considera legittima difesa la reazione a un'aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all’introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l'attualità del pericolo. Già oggi si presume che vi sia proporzione se la difesa anche con armi riguarda un’aggressione domiciliare che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità oppure se si difende il proprio patrimonio, ma in questo caso solo se vi è pericolo di aggressione e se non vi è desistenza da parte dell'aggressore.

COSA NE PENSANO I CITTADINI? VIDEO

Tutto si può dire tranne che la legge non abbia già sortito qualche effetto. Il primo e più immediato lo hanno riscontrato direttamente i titolari della armerie veneziane che giovedì sono stati subissati di telefonate e di visite da parte di persone, soprattutto anziane, che chiedevano ragguagli sul possibile acquisto di un’arma. Adico ha contattato le armerie di Mestre, Portogruaro, Jesolo e Noale, per valutare l’effetto scaturito dall’approvazione della legge alla Camera.

"I titolari dei negozi - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - hanno confermato quanto temevamo. In questi ultimi mesi è cresciuta, ma in modo molto limitato, la richiesta di informazioni circa la possibilità di acquistare un’arma. Ieri, invece, c’è stato un vero e proprio boom di telefonate alle armerie". Le telefonate e le visite dirette ai negozi hanno avuto come protagonisti soprattutto uomini,  anziani, over 75, che vivono in case singole, non ospitate in un condominio. Ma, come rivelato dai titolari delle armerie, nell’identikit rientrano anche i giovanissimi e alcune donne.

"Stiamo parlando di persone che non conoscono questo mondo - continua Garofolini - un po’ sprovvedute e che non sanno quanto complesso sia richiedere un porto d’armi. Attualmente, da quello che hanno spiegato i negozianti, sono molti i clienti che si dotano di spray al peperoncino e anche di pistole a salve". Per quanto riguarda la nuova legge sulla legittima difesa, continua Garofolini, "possiamo comprendere le ragioni di quanti si armerebbero per la propria sicurezza ma dobbiamo evitare che il Paese diventi un Far West, anche considerando che una pistola usata si può acquistare con 2 o 300 euro, una spesa alla portata di molti. Oggi la colpa di questa situazione è da attribuire alle leggi che non vengono applicate e all’assenza della certezza della pena. Sulla scia di questo vuoto sono nati, soprattutto nel territorio veneziano, i gruppi di controllo di vicinato che, dove sono collocati, aiutano a far diminuire i reati. Ecco, questa è la strada da seguire, in attesa che lo Stato faccia il suo dovere. Mentre la legge approvata alla Camera sa di pura e semplice propaganda".

Il commento dei parlamentari di Articolo Uno: "Un provvedimento che  ci spinge sull'orlo di un baratro dove ci aspetta una società simile al far west. Questa legge è assolutamente contraria ai principi garantisti e, tecnicamente parlando, inconsistente. Il nostro ordinamento regolamentava già bene la materia, e non vi era alcuna necessità ed urgenza di intervenire sulla legittima difesa. Anche perché le statistiche sui crimini nel nostro Paese vedono i delitti in diminuzione. Siamo amareggiati nel constatare che il Governo ed il Partito Democratico abbiano voluto inseguire la Lega sullo stesso terreno populista e propagandistico e si sia giunti ad approvare una legge che sottintende la liberalizzazione dell’uso delle armi".

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