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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Il patriarca risponde alla comunità islamica: "Violenza in nome di Dio è una bestemmia"

La guida della Chiesa lagunare ha inviato una lettera per ringraziare la comunità islamica veneziana della presa di distanze rispetto all'uccisione di un prete a Rouen, in Francia

Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha risposto in queste ore, per iscritto, alla lettera con cui la Comunità islamica di Venezia, a firma dell’Imam Hamad Mahamed e del presidente Mohamed Amin Al Ahdab, aveva voluto nelle settimane scorse esprimere le condoglianze alla comunità cristiana per la barbara uccisione del sacerdote francese padre Jacques Hamel, avvenuta in una chiesa di Saint Etienne du Rouvray nei pressi di Rouen, e anche esprimere la propria dissociazione dall’atto di sfregio al crocifisso compiuto, in precedenza, nella chiesa veneziana dei Santi Geremia e Lucia.

Scrive, tra l’altro, monsignor Moraglia: “Dio, ricco di amore e misericordia, deve condurci ad accoglierci e incontrarci nel rispetto e nel riconoscimento cordiale delle nostre differenze (provenienza, cultura, storia, religione, fede). In questi tempi difficili è quanto mai urgente che ogni comunità civile e, soprattutto, religiosa, prenda chiaramente le distanze da ogni strumentalizzazione della fede e forma di violenza. Dio, infatti, non divide ma avvicina e favorisce sempre l’incontro tra gli uomini. Dio non ama e non giustifica la violenza e quella perpetrata in suo nome è una bestemmia; al contrario, Dio dona e ispira in ogni frangente la riconciliazione e la pace”. Il Patriarca ha ringraziato la Comunità islamica veneziana per il gesto compiuto e ha terminato la propria lettera di risposta rivolgendo “un saluto cordiale con l’augurio di tanta serenità e pace per tutti”.

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