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Cronaca Cavarzere

Biglietto con sovrapprezzo a bordo, ma l'emittitrice non funzionava: scrive a Zaia

L'episodio risale a febbraio, quando un giovane di Cavarzere spiega al capotreno l'impossibilità di salire con il titolo di viaggio. Una lettera a Sistemi Territoriali e al presidente

"Carissimo Presidente Luca Zaia, permettimi questa confidenza, al momento del voto ho avuto fiducia in te ed ora confido che risolverai un problema, piccolo piccolo ma tanto irrispettoso". Comincia in questo modo una mail inviata da un cavarzerano alla volta del presidente della Regione Veneto, per chiedere di porre rimedio ad alcuni problemi che riguardano il trasporto ferroviario, con tanto di annessi e connessi.

Il giovane pendolare lavora a Bologna, e torna a casa ogni sabato per poi ripartire la domenica pomeriggio alla volta del capoluogo emiliano. Da anni prende il treno ad Adria per Rovigo, dove poi sale sul regionale con destinazione Bologna. Da anni la stessa solfa senza problemi, finché lunedì 8 febbraio trova il distributore automatico di biglietti non funzionante. Decide di salire ugualmente sul treno e chiede il biglietto al capotreno, che glielo fornisce con il sovrapprezzo di 5 euro, ed è totalmente impassibile alle giustificazioni del ragazzo sul mancato funzionamento dell'emettitrcie presente in stazione. Non gli resta quindi che pagare il biglietto maggiorato per giungere a destinazione. Il giorno seguente decide di inviare una pec a Sistemi Territoriali, chiedendo il rimborso dei 5 euro e sottolineando l'impossibilità, in quella specifica circostanza, di salire a bordo munito di titolo di viaggio. Solo in data 23 marzo, dopo un sollecito congiunto del portale Cavarzereinfiera.it, la società decide di rispondere al reclamo.

"La risposta è più inquietante del silenzio - specificano da Cavarzereinfiera - «La stazione di Adria è servita da più punti vendita di biglietti oltre al bar della Stazione, presso la sala viaggiatori della stazione sono presenti delle bacheche con affisso l’elenco dei punti vendita». Vogliamo condividere la risposta di Sistemi Territoriali perché abbiamo cronometrato il tempo di percorrenza del punto vendita più vicino alla stazione, distante 5 minuti e 45 secondi di passo veloce di un giovane senza bagaglio a mano. E se avesse avuto bagaglio tipo un borsone o una valigia? - commentano - E se fosse stato un po’ più anziano? Da allora il giovane si premunisce anticipatamente del biglietto, ma la sua domanda è «Devo richiedere il rimborso per i titoli di viaggio acquistati ma non usufruiti a seguito dei guasti di treni (il riferimento è ad un treno cancellato in data 20 marzo 2016, ndr), che mi hanno obbligato a chiedere un passaggio in automobile per non perdere le coincidenze?». Forse è proprio da queste circostanze che nasce il malumore del ragazzo, che ha voluto trasferirlo in una lettera inviata a titolo privato proprio al presidente della Regione Veneto: «Egregio Presidente, è ora di cambiare la Legge  e magari anche qualcuno che la applica o che risponde con mail solo apparentemente garbate e sprovviste di firma»".

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