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Cronaca

"Mai complici dei vostri crimini", flashmob degli studenti contro Erdogan

Giovedì pomeriggio a Venezia manifestazione di "solidarietà ai docenti arrestati in Turchia" venerdì scorso: "Saremo sempre al fianco del popolo curdo"

Si chiama "call to action", è l'invito a reagire contro la "violenta azione militare" di Erdogan, presidente turco. Gli studenti Li.s.c. (liberi saperi critici) si sono dati appuntamento in calle del Magazen giovedì pomeriggio, ancora una volta per ribadire la solidarietà al popolo Curdo. "Non saremo complici dei vostri crimini", è lo slogan dei rappresentanti del collettivo, che si unisce agli studenti del dipartimento di studi dell'Asia e dell'Africa Mediterranea.

Il flashmob è promosso "in solidarietà ai docenti arrestati in Turchia lo scorso venerdì - spiegano - per aver espresso la loro opposizione in merito alle operazioni militari a danno della popolazione curda. Da settimane, infatti, nel sud-est della Turchia è in atto un massacro deliberato e pianificato contro i civili curdi che ha provocato almeno duecento vittime. Ad oggi sono 58 le dichiarazioni di coprifuoco per un totale di più di 280 giorni. Saremo sempre al fianco del popolo Curdo". L'iniziativa è organizzata in contemporanea con i collettivi di Padova e Trento, che invitano collettivi, ricercatori, docenti e tutto il corpo vivo degli atenei a partecipare alla protesta.

"Come studentesse e studenti della comunità accademica internazionale - conclude l'appello - crediamo nella salvaguardia del sapere e della libertà di pensiero e chiediamo a tutto il mondo accademico di prendere una posizione di condanna in merito a questo gravissimo episodio. Continueremo a sostenere la resistenza del popolo curdo che si ritrova a combattere sia contro Daesh, sia contro le barbarie dell'esercito turco".

Protesta degli studenti contro Erdogan

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