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Cronaca Fiesso d'Artico

Loris, gli ultimi giorni senza ripensamenti in tv: "Se la vita non lo permette, è giusto fermarsi"

Loris Bertocco è stato accompagnato dal programma di La7 PiazzaPulita negli ultimi giorni di vita, raccontando la sua esperienza e la sua decisione, maturata nel corso degli anni

Due cerimonie per dire addio a Loris Bertocco, nessun rito religioso. Come riporta il Gazzettino, dopo il ricordo privato, intimo con la moglie e i familiari, una commemorazione pubblica, in cui tutta la comunità possa dare l'ultimo saluto al "lottatore". Si tratterà di una festa in ricordo, alla quale parteciperanno anche gruppi e associazioni che si battono giorno dopo giorno per garantire che le persone affette da disabilità possano decidere sul proprio destino. E che perseguono lo stesso obiettivo per il quale Loris si è battuto nel corso degli anni.

La storia di Loris è nota: 59enne di Fiesso d'Artico, da 40 anni paralizzato. Dopo aver convissuto con la sua disabilità, la scelta di togliersi la vita in una clinica privata in Svizzera, dal momento che l'eutanasia, in Italia, non è legale. L'unica strada percorribile, quindi, è stata quella di andare oltreconfine, accompagnato da persone care, e bere una veleno che dopo qualche minuto gli ha causato una morte indolore.

I suoi ultimi giorni in tv

“Quando la tua vita non ti permette più di viverla in condizioni sufficienti per viverla, non ha più senso andare avanti”, ha confidato Loris alla trasmissione di La7 PiazzaPulita, che ha accompagnato il 59enne negli ultimi istanti della sua vita, dall'arrivo in Svizzera fino a poche ore prima del gesto estremo. Un percorso chiaro quello di Loris, che non ha avuto alcun tipo di ripensamento: prima l'incontro con un medico che ha dovuto valutare la congruità dei referti medici inoltrati e le condizioni dell'uomo, un confronto privato nel quale sono state messe in chiaro le cose, in primis la possibilità di rinunciare in qualsiasi momento alla decisione.

"Non mi mancherà nulla della vita, credo - ha commentato Bertocco - Poi non ci sarò più e non ci sarà spazio per ripensamenti". Tutto ha avuto una breve durata: le gocce per l'intestino, poi il farmaco che in pochi minuti ha portato al termine le sue funzioni vitali.

IL VIDEO

Loris ha dato chiare disposizioni ai propri familiari, che l'hanno accompagnati commossi e rassegnati nel suo percorso fino all'ultimo, riguardo alla sua morte. Una volta cremato, le sue ceneri saranno sparse nel giardino di casa propria, sotto il noce piantato da lui stesso quando aveva 19 anni. E che nei 40 anni di disabilità gli ha fatto, a suo modo, compagnia. Propria sotto i suoi rami ha trascorso gran parte della sua vita, e lì sotto continuerà a vivere. Nel ricordo dei familiari. Sarà un rituale naturalmente privato, mentre la cerimonia di ricordo pubblica si terrà sabato 28 ottobre, in Villa dei Leoni a Mira.

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