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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Lotta alla contraffazione, la polizia andrà a lezione da Louis Vuitton

Incontro del questore Angelo Sanna con i vertici di Confcommercio: "Il problema è che il carcere ormai non fa più paura", ha dichiarato

“Il problema sono i mezzi a disposizione, ovvero le normative. E' la sanzione che manca, la certezza della pena. Noi dobbiamo trovare delle soluzioni alternative che siano temute e quella del carcere non lo è più”. Il questore Angelo Sanna non ha usato grossi giri di parole di fronte ai dirigenti dell'Ascom Venezia, durante un incontro avvenuto mercoledì mattina nella sede dell'associazione lagunare. Inevitabile che una delle prime domande a uno dei responsabili della sicurezza della città abbia messo l'accento sulla piaga dell'abusivismo, un problema che mette in difficoltà le attività commerciali non solo del centro storico. Attirando la città in una spirale di illegalità e degrado. Per contrastarlo ai massimi livelli, dunque, sono stati annunciati dei corsi di aggiornamento per gli agenti con lo staff di Louis Vuitton, brand conosciuto in tutto il mondo tra i più colpiti dal mercato dei prodotti contraffatti.

“Le carceri sono piene e sapete già che la pena non viene mai scontata – ha continuato il questore – per cui bisognerà trovare una qualche forma di sanzione che funzioni come è accaduto con il codice della strada e la patente a punti. Anni fa il consumo di droghe e stupefacenti era più basso, ma era più alto il tasso di mortalità. Ora invece è cresciuto il consumo ma è diminuita notevolmente la percentuale di morti sulle strade, grazie a questa forma di deterrenza”.

Il presidente Roberto Magliocco, con il vicepresidente Marco Francalli, ha spiegato come il fenomeno dell'abusivismo non solo sia cresciuto, ma si sia anche evoluto. Mercanzia sempre più eterogenea (basta camminare nei luoghi più visitati di Venezia per accorgersene): ombrelli, stivali per l'acqua alta, bastoni per selfie, giocattoli e chi più ne ha più ne metta. “Noi contiamo centinaia di venditori abusivi al giorno – ha sottolineato Magliocco – che agiscono indisturbati. Chiediamo se la polizia può aumentare la presenza, perchè ha una professionalità tale che riesce a incutere rispetto, oltre ad avere una formazione investigativa che può marginare il fenomeno all'origine".

A stretto giro la risposta del questore: “Noi teniamo conto di questi problemi, ma ovviamente non possiamo non avere delle priorità. Tra queste c'è la lotta al terrorismo e Venezia è una grande vetrina, per questo appetibile e quindi abbiamo grosse risorse impegnate su questo fronte. Poi fa piacere sentir dire dagli israeliani che il nostro metodo di lavoro è all'avanguardia e quanto accaduto a Parigi difficilmente capiterebbe qui".

Il Questore ha quindi spiegato il lungo lavoro sul fronte della lotta alla criminalità, quello della polizia delle comunicazioni, ma per ribadire che non viene tralasciato nulla ha informato che verranno fatti dei corsi di aggiornamento professionale agli agenti con lo staff che cura la sicurezza della Louis Vuitton. “Questo marchio è il più colpito dalla contraffazione – ha spiegato Sanna – quindi hanno accumulato esperienza e formazione al suo contrasto. Per noi sarà un ulteriore modo per conoscere e combattere meglio il problema”.

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