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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Dorsoduro / Fondamenta Zattere Ai Gesuati

"No, grazie, in laguna non si scava" Tornano le protesta dei No Nav

Domenica pomeriggio la manifestazione dei comitati contro il passaggio delle grandi navi a Venezia. La loro soluzione: il progetto De Piccoli

Si è tenuta domenica pomeriggio, a partire dalle 15.30, la manifestazione dei comitati di protesta contro le grandi navi, in riva alle Zattere, tra il ponte del rio di San Trovaso e la piattaforma dell’ex Adriatica, dove sono stati allestiti numerosi gazebo. Sono stati distribuiti volantini e vari materiali informativi alla comunità, per una mobilitazione che, come sostengono gli organizzatori, è stata pensata per "fermare i corrotti e i devastatori della laguna". L'accoglienza per sei "condomini galleggianti" si è rivelata piuttosto rumorosa, con gli attivisti attrezzati con fischietti, cartelli e bandiere. La cittadinanza (circa trecento coloro che hanno risposto presente all'apputamento) ha partecipato sia a piedi, sia in barca, con lo scopo di far sentire la propria voce. "No grazie, in laguna non si scava!", questo il motto di militanti e cittadini.

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La protesta è sorta dopo l'accordo tra il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente dell'autorità portuale Costa, che prevede l'ipotesi di "scavare il canale Vittorio Emanuele per far entrare le grandi navi da Malamocco, utilizzando il canale dei Petroli, aggirare l’isola delle Tresse e giungere quindi in Marittima". Un progetto che per la sua piena funzionalità prevederebbe il raddoppio del canale dei Petroli e il suo arginamento, con ulteriore devastazione ambientale ed idraulica. Il piano è sotto accusa anche per l'esistenza di una valida alternativa, ovvero quella di realizzare un avamporto per le navi alla bocca di porto del Lido, aumentando anche i posti di lavoro e mantenendo l'attuale Marittima per le navi più piccole.

Centinaia di persone sono accorse a Venezia per dire "no" alle Grandi Navi in laguna: a piedi con gli striscioni o sulle barche hanno lanciato slogan di protesta. Le sei navi da crociera transitate sono state puntualmente fischiate. Prima grossa imbarcazione partita attorno alle 17, gli attivisti hanno seguito la partenza accompagnandola con le barche e con le bandiere. Si stima che siano accorse 300 persone al sit-in.

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