Presidio contro Airbnb davanti al Comune: tensione tra manifestanti e forze dell'ordine
Gli attivisti hanno cercato di andare sotto a Ca' Farsetti per chiedere politiche per la residenzialità, respinti dal cordone di polizia: "Queste piattaforme uccidono la città"
Si sono dati appuntamento davanti alla sede del Comune per manifestare e chiedere politiche per la residenzialità in laguna. Alcune decine di attivisti di Asc, l'Assemblea sociale per la casa, con bandiere, cartelli e slogan, giovedì mattina hanno raggiunto Ca' Farsetti, presidiata dalle forze dell'ordine, in concomitanza con un presunto incontro degli assessori Paola Mar e Michele Zuin con rappresentanti di Airbnb, piattaforma accusata dai manifestanti di "uccidere la città". Il faccia a faccia non era in verità in programma, tant'è vero che l'assessore Mar in mattinata non si sarebbe trovata nemmeno a Ca' Farsetti.
Tentativo di rompere il cordone di polizia
Le rimostranze degli attivisti hanno spaziato dal recupero degli alloggi popolari, attraverso pratiche di autorecupero di cui si fanno promotori, e la necessità di mettere un freno a pratiche commerciali che non porterebbero effettiva ricchezza alla città. I manifestanti avevano intenzione di continuare il loro presidio sotto alle finestre della sede municipale per rendere "palese" il proprio punto di vista e per questo motivo ci sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Sono volate urla e qualche cartello.
Video di Asc su Facebook
La protesta
"Il Comune mira esclusivamente a trovare un accordo economico sulla tassa di soggiorno e sull'identificazione degli immobili messi in affitto - avevano dichiarato gli esponenti di Asc alla vigilia - Come se la questione degli oltre 6mila alloggi disponibili sulla piattaforma Airbnb fosse esclusivamente economica e non rimandasse invece a una delle cause che direttamente contribuiscono allo spopolamento della città, alla restrizione della disponibilità degli alloggi per residenti, all'aumento del costo degli affitti e all'impoverimento del tessuto sociale. Tutto ciò - concludono - in un contesto in cui si aggrava l'esodo forzato dei residenti, in cui spicca la mancanza di servizi al cittadino e di politiche atte a risolvere il problema abitativo".