In 200 contro il terrorismo: corteo di pace delle comunità islamiche
La manifestazione si è svolta sabato pomeriggio a San Donà di Piave, presidiata dalla polizia. Presenti intere famiglie musulmane e il sindaco Cereser
Una manifestazione di circa 40 minuti, presidiata dalla polizia. Come riporta il Gazzettino, è quella che ha avuto luogo sabato pomeriggio, intorno alle 18, a San Donà di Piave, nella corte del centro culturale Leonardo da Vinci. Ad organizzarla, le comunità islamiche del basso Piave per promuovere la pace, a seguito dei terribili fatti che hanno interessato Parigie anche l'Italia, con la morte della dottoranda italiana Valeria Solesin.
Al corteo, che contava circa 200 persone, ha partecipato anche il primo cittadino Andrea Cereser, che ha speso diverso tempo per leggere tutti i cartelli dei presenti. Tutti con messaggi d'amore e di pace, come "no al terrorismo" e "con l'amore si vive e si convive".
Le prime parole del pomeriggio sono state di un 17enne che studia per diventare imam, che ha spiegato come ci siano dei criminali senza scrupoli che si nascondono dietro falsi proclami religiosi. Perché tutti i veri credenti, ha specificato, sono costruttutori di pace e di bene. In tutte le religioni. È intervenuto anche il presidente del gruppo marocchino Arrahma di Noventa di Piave, che ha sottolineato come sia necessario condannare tutti i fatti commessi, perché l'islamismo è una religione di pace, amore e rispetto reciproco. E di riferimenti, all'Isis, neppure l'ombra, perché, come ha evidenziato un esponente dell'associazione marocchina Orizon, oggi i terroristi sono loro, in passato era Al Qaeda e forse in futuro saranno altri. I musulmani, ha concluso, sono contro tutte le forme di terrorismo.