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Cronaca Jesolo

I profughi protestano per le strade di Jesolo: "Vogliamo poter lavorare"

Una quarantina di rifugiati nel centro temporaneo della Croce Rossa ha protestato affinché sia velocizzato l'iter burocratico per ottenere l'asilo politico. Disagi al traffico

Già un loro tentativo di manifestazione era stato abortito sul nascere a inizio dicembre. In quel caso una quarantina di rifugiati provenienti dalle zone di guerra dell'Africa era stata convinta dalle forze dell'ordine a lasciar perdere. Sarebbero stati costretti a denunciarli. Stavolta però non si sono fermati. Questa mattina, verso le 9, una parte dei sessantasei ospiti della sede della Croce Rossa in via Levantina, ha inscenato una protesta spontanea, e non autorizzata, nella zona di piazza Drago per poi raggiungere Jesolo Paese.

 

Tra cartelli, urla e slogan la protesta si è protratta fino alle 15.30, quando i manifestanti hanno fatto ritorno al centro della Croce Rossa. A tutela dell'ordine pubblico hanno "accompagnato" il corteo pattuglie della Municipale, del commissariato locale e dei carabinieri. Si sono registrati alcuni disagi alla circolazione. I giovani, provenienti dal Corno d'Africa, chiedono che venga velocizzato l'iter burocratico per ottenere l'asilo politico per motivi umanitari. Lo status di "profugo", infatti, non permette loro di trovare lavoro, mettendoli nell'impossibilità di pagare da sé vitto e alloggio. E' dalla primavera scorsa che, dopo essere sbarcati sulle coste di Lampedusa, sono ospiti a Jesolo. Una soluzione però tarda ad arrivare, in attesa che si pronunci il tribunale competente, ossia quello di Gorizia.

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