Agnello di Pasqua, animalisti contro la "strage degli innocenti"
Gli attivisti di "Cento per cento animalisti" nella notte hanno affisso manifesti contro la "mattanza" vicino a centri commerciali e macellerie
Come l'anno scorso, ancora una volta le tradizioni pasquali tornano nel mirino dell'associazione "Centopercento Animalisti". A finire sul banco degli imputati la "mattanza", come la descrivono loro, di agnelli e capretti per imbandire le tavole degli italiani nella domenica di festa. "Un'usanza arcaica che non ha più senso di esistere - spiegano in una nota gli aderenti - per noi ogni festa è una lotta per la 'liberazione animale', dal Giorno del Ringraziamento alla vigilia di Natale".
Per questo motivo gli aderenti all'associazione nella notte tra il 19 e 20 marzo hanno affisso manifesti e locandine adesive contro la "strage degli innocenti" in numerosi supermercati e macellerie del Veneto. I blitz a Rovigo, Padova, Mestre, Treviso e Alpago (Belluno). Sopra lo slogan "l'agnello che non toglie i peccati del mondo" l'immagine brutale di un animale senza vita destinato al macello.