Circumnavigare l'Italia a bordo di un'auto: meta quasi raggiunta, arrivo a Venezia
L'obiettivo è mantenere vivo il sogno del padre, venuto meno, e completare un'altra impresa, dopo la traversata dell'Atlantico: tutto questo al timone di una Maserati particolarissima
Una Maserati biturbo del 1980 con un motore fuoribordo applicato alla scocca con una valida imbottitura di poliuretano espanso, ottimo isolante termico. Queste sono solo alcune delle migliorie che Marco Amoretti, fabbro e scultore 39enne residente a La Spezia, ha apportato all’autovettura per renderla, a tutti gli effetti o quasi, un’imbarcazione.
Potrà sembrare un’idea folle, ma a questo marinaio “alternativo” danno ragione i fatti: l’idea funziona, a tal punto che, nonostante comprensibili problemi tecnici lungo il percorso, nel 2000 è riuscito nell’impresa di attraversare l’Oceano Atlantico.
Il proposito per questo 2016 era, ed è, quello di raggiungere il Lido di Venezia partendo dalla città ligure, circumnavigando dunque la Penisola: l’obiettivo originario nel 2015 (quando venne bloccato dalla capitaneria di porto di Roma) aveva a che fare soprattutto con il Festival del Cinema di Venezia. Marco sogna un “docufilm” sulla sua impresa, possibilmente prodotto dai professionisti che popolano il litorale veneziano durante il mese di settembre. Nel frattempo, come ha dichiarato in un’intervista a Il Resto del Carlino, tiene un diario “vecchio stile” con carta e penna, non escludendo una futura pubblicazione.
Per il sopra citato Festival l’“autonauta”, come si autodefinisce, arriva in grosso ritardo, ma con la diffusione garantita dal passaparola (tante le persone che al suo passaggio gli offrono viveri, o qualche soldo con cui comprare i ricambi necessari all’imbarcazione) Marco può sperare ancora. Da poco arrivato a Chioggia, sabato, la meta è quasi raggiunta: qualche sterzata di timone e potrà parcheggiare, pardòn, ormeggiare, la ruggente Maserati.
