"Mare Chiuso": denuncia sui naufragi nel Mediterraneo alla Mostra del Lido
Alla proiezione dell'opera di Andrea Segre e Stefano Liberti, che documenta la tragedia di un gruppo di 63 profughi che morirono in mare, seguirà un dibattito cui interverrà un sopravvissuto
Al Lido un film denuncia sui naufragi nel Mediterraneo che nel 2011 hanno causato oltre 1500 morti. Una piaga, quella dei morti tra gli immigrati clandestini, di cui il porto di Venezia in questi anni ha costituito il luogo di molte tragedie dei "viaggi della speranza". Il problema, evidenziato dal Consiglio d'Europa, sarà dibattuto nel corso della Mostra del Cinema di Venezia (29 agosto-8 settembre) in un incontro pubblico venerdì 31 agosto dopo la proiezione del film 'Mare chiuso', di Andrea Segre e Stefano Liberti, che documenta la tragedia di un gruppo di profughi che, pur essendo stati avvistati, non furono soccorsi.
La proiezione si svolgerà in sala Perla 2, la grande sala delle conferenze stampa, al secondo piano del Palazzo del Casinò. Seguirà un dibattito cui interverranno, oltre al presidente della Biennale Paolo Baratta, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la vice segretaria generale del Consiglio d'Europa Maud de Boer e parlamentari italiani ed europei.
"Nel mese di marzo 2011 - sintetizzano i promotori dell'iniziativa - un barcone alla deriva con 72 profughi dalla Libia, localizzato da mezzi militari che perlustravano quel tratto di Mediterraneo, non fu soccorso. Morirono in 63, ne sopravvissero solo nove. La denuncia del Consiglio d'Europa non intende individuare i colpevoli ma fare in modo che tali tragedie non accadano più".
Saranno presenti inoltre uno dei nove superstiti e un sacerdote che, avvertito dal cellulare di un naufrago, lanciò un sos che rimase inascoltato. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Gian Antonio Stella. (Ansa)