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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mirano

Maxi evasione a Mirano, la Finanza incastra i rivenditori d'auto di lusso

Si parla di 23 milioni di euro evasi: nel mirino delle Fiamme Gialle è finita una famiglia rom che vendeva Ferrari, Lamborghini e altre grosse auto

Un’evasione da 23 milioni di euro, un sistema architettato nel minimo dettaglio che consentiva di aggirare il fisco vendendo auto di lusso: Mercedes, Bmw, Ferrari, Lamborghini, Jaguar e molti altri marchi del settore. Nel mirino della Guardia di Finanza di Mirano è finita una società con sedi a Mirano e Salzano, composta da quattro persone di etnia rom: un uomo, la sua convivente, la sorella e il figlio. La somma evasa è davvero ingente, solo sei milioni sono per Iva, Irap, Irpef e altre imposte. Come riportano i quotidiani locali, la società operava sia tramite annuncia su internet nei siti specializzati sia servendosi di varie concessionarie d’auto situate soprattutto nel Veneziano e nel Trevigiano.

Ai clienti venivano proposte auto di lusso a prezzi inferiori rispetto a quelli del mercato, con i guadagni la famiglia ha potuto costruirsi un patrimonio di tutto rispetto tra cui tre ville a Mirano, Salzano e Cessalto. Eppure dichiaravano al fisco molto poco, uno dei componenti per esempio avrebbe dichiarato un reddito di 15mila euro. Ma le fiamme gialle avevano posato da tempo gli occhi su quelle transazione finanziarie e su quel grande patrimonio: volevano vederci chiaro, volevano capire se fosse tutto in regola. Così non era affatto, e a dimostrarlo è stato un blitz messo a segno nei giorni scorsi.

Maxi evasione con auto di lusso (guardia di finanza)

I clienti provenivano da tutta Italia, l’indagine è stata avviata nel 2012 e la prima fase si è appena conclusa con il sequestro preventivo di vari beni. Ma non è affatto finita qui, perché ora i finanzieri potrebbero posare la lente d’ingrandimento sui clienti della società. Le fiamme gialle avrebbero rintracciato almeno 500 transazioni, i prezzi erano così abbordabili proprio perché su queste auto di lusso non gravava il macigno economico degli oneri fiscali. L’indagine è stata portata avanti con setaccio del web, controllo delle targhe, accertamenti fiscali e pedinamenti.

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