Spiagge senza turisti, crisi e pioggia tagliano le presenze sul litorale

Alberghi e appartamenti vuoti, ristoranti senza clienti, lettini e sdraio lasciati piegati sulla sabbia: luglio inizia sotto i peggiori auspici per gli operatori turistici del litorale, che nell'ultimo mese si sono trovati a fare i conti con numeri molto al di sotto delle previsioni. Complice la crisi che non molla la morsa e il meteo instabile che pare regalare più problemi che certezze, come riporta la Nuova Venezia giugno si è infatti trasformato in una lenta guerra di logoramento per il litorale.

STRANIERI E ITALIANI – A far spostare verso il basso l'ago della bilancia sembra siano tanto i turisti nostrani che quelli stranieri: gli italiani infatti raggiungono le spiagge solamente nel weekend, si concedono meno giornate di riposo e, piuttosto che prenotare una o due settimane di vacanza, come accadeva una volta, preferiscono salire in macchina sabato (se non domenica) e ripresentarsi in ufficio il lunedì, magari pensando ad un'altra meta per il fine settimana seguente, in modo da vedere più località.

Per quanto riguarda invece gli stranieri restano principalmente tedeschi ed austriaci a preferire le acque venete, ma sembra che al momento anche loro latitino: Pentecoste, Ascensione e Corpus Domini, tre date storicamente preferite dai teutonici per le prime vacanze, hanno aiutato a resistere in questo periodo di magra, ma dopo le festività non si sono più visti particolari movimenti. Il mese di giugno, stando a quanto riferiscono le associazioni di categoria, si sarebbe chiuso con un sonoro meno 15 per cento nelle presenze ma, se qualcosa non cambia, luglio potrebbe finire a meno 20 e, come giustamente sottolineano gli operatori turistici, ora si è in alta stagione: anche solo una settimana di lavoro in meno può cambiare moltissimo.