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Cronaca San Donà di Piave

San Donà ha un cuore grande: più di 6mila pasti alla mensa solidale

I frequentatori sono circa 60 al giorno, in maggioranza italiani. Il progetto, nato un anno fa, ha anche una funzione di aggregazione sociale

San Donà di Piave è solidale, grazie alle istituzioni e grazie, in particolare, ai singoli cittadini: nel progetto della mensa per i poveri c'entra anche il libro di poesie di un'insegnante sandonatese, "O' butà un ocio". Perché la scrittrice, Francesca Sandre, ha devoluto al programma parte del ricavato dalla vendita dell'opera: il libro è disponibile alla libreria Moderna e alla libreria Coop del Centro Piave, e nelle edicole di piazza Indipendenza e via Sauro.

La mensa, ospitata dalla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore, ha recentemente festeggiato un anno di attività. Nata da un’idea della Caritas, è stata realizzata da un gruppo di associazioni di volontariato supportato dall’amministrazione comunale. Nel giro di un anno ha distribuito 6.424 pasti a un totale di 258 persone, tra cui oltre il 10 per cento provenienti da altri Comuni. Tra di loro circa 60 famiglie e alcune coppie. «La mensa, oltre a garantire un pasto a persone disoccupate, con lavoro saltuario o basse pensioni d’anzianità o invalidità, sta avendo una grande funzione come luogo di aggregazione – spiega l’assessore alle Opportunità sociali Maria Grazia Murer – Si respira un clima sereno e familiare, le persone si trattengono insieme e chiacchierano. Stiamo entrando in un’ottica di welfare generativo anche attraverso la richiesta di prestare qualche ora di servizio nel volontariato alle stesse persone che ricevono aiuto dalla comunità sandonatese».

Vengono distribuiti mediamente 60 pasti al giorno e sono circa un centinaio i frequentatori abituali, in maggioranza italiani. «Il progetto nasce per recuperare lo spreco alimentare – aggiunge l’assessore Murer –. Alle eccedenze alimentari provenienti dalle mense scolastiche cittadine, fornite da Euroristorazione, si sono aggiunte quelle donate dall’ospedale di San Donà e dalla ditta di ristorazione Garruzzo, che hanno permesso la distribuzione anche nei periodi in cui le scuole sono chiuse». Ma soprattutto la mensa ha mostrato il grande cuore di San Donà. «Ringrazio la solidarietà dei cittadini – prosegue l’assessore – manifestata sia con donazioni, anche da parti di esercizi pubblici e commerciali, sia mettendo a disposizione il proprio tempo: circa 60 volontari si sono turnati nel corso dell’anno».

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