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Cronaca Scorzè

Il sindaco Mestriner si ribella: "No ai profughi imposti a Scorzè. Daremo battaglia"

Il primo cittadino annuncia che sono pervenute delle domande per alloggiare profughi nel suo comune: "La prefettura vuol metterci davanti al fatto compiuto"

Ci sono nuovi profughi in arrivo, da disporre nelle strutture messe a disposizione dagli enti che hanno partecipato al bando della prefettura. La cosa, a quanto pare, non va giù al sindaco di Scorzè, Giovanni Battista Mestriner, che via facebook parte all'attacco su contenuti e metodi: "Ci siamo - scrive - giovedì prossimo siamo convocati in prefettura a Venezia perchè sono pervenute delle domande per alloggiare gli immigrati in abitazioni anche di Scorzè. La prefettura non ci ha detto nè quante case, nè dove e nemmeno quale soggetto ha fatto domanda. Ci presenteranno tutto giovedì, a fatto compiuto".

"Non hanno bisogno del consenso del Comune - specifica Mestriner - il Governo ha pensato bene che, visto l'esito negativo dell'accoglienza chiesta ai Comuni, era meglio dare una bella convenienza economica ai soggetti privati (in gran parte cooperative) e far reperire loro gli immobili sul mercato. Con circa 35 euro al giorno a persona, i soldi si fanno. E molti. Ovviamente sono soldi di tutti noi, ma a questi personaggi che governano poco importa. Si calcolano ormai in miliardi i soldi pubblici spesi su questo fronte".

Mestriner, quindi, esprime ancora una volta la contrarietà alle scelte della prefettura in questo senso, annunciando battaglia se l'ipotesi venisse confermata. "La nostra linea non cambia - ribadisce - Questa politica migratoria è inutile, perché non risolve le cause del movimento migratorio; dannosa, perché spreca enormi risorse per alcuni fortunati (i fortunati sono le cooperative, non gli immigrati) non impiegando risorse invece per i nostri cittadini in difficoltà; pericolosa, perché immette masse enormi di forza lavoro giovane senza che ci sia possibilità di integrarle nel nostro sistema economico; e crea una società multiculturale con grandissimi problemi di integrazione sociale, senza porsi limiti e senza sapere come poi gestire i problemi. Siamo pronti a convocare un Consiglio comunale straordinario dove decideremo quali iniziative prendere".

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